Immobile diventa difensore Stoppa la corte del Milan e blocca Inzaghi alla Lazio
In fondo se l’aspettava: ha segnato quarantuno gol nella stagione, quasi uno a partita (ne ha giocate quarantasette), ed è normale che sia diventato un uomo mercato.
Molti, adesso, parlano di Ciro Immobile, allontanandolo dalla Lazio. Lo avvicinano in particolare al Milan. Del resto il direttore sportivo rossonero, Massimiliano Mirabelli, già la scorsa estate aveva manifestato interesse nei suoi confronti, salvo ritirarsi non appena il presidente Claudio Lotito aveva opposto un muro al sondaggio del suo alleato Marco Fassone. Quest’anno che Rino Gattuso vuole un attaccante da almeno venti gol, la situazione può cambiare?
La prima risposta arriva dallo stesso Immobile, che a Napoli – alla presenza del sindaco Luigi De Magistris – è stato premiato come giocatore dell’anno: «È normale che ci siano tante voci di mercato attorno al mio nome, perché ho segnato molti gol. Ma io sono tranquillo e penso alle vacanze, al resto guardano i miei agenti. E poi tutti sanno quanto io stia bene alla Lazio, non credo proprio ci sia biso- gno di ribadirlo ogni volta che parlo».
Parole piuttosto chiare, che trovano conferma nei professionisti che gli stanno vicini e che ne curano gli interessi: Immobile non pensa nel modo più assoluto di lasciare la Lazio; non in questo momento, considerato il legame intenso e proficuo che ha instaurato con la città, con la società e con tutto il mondo biancoceleste. Poi è chiaro che, se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per tutti club e calciatore - se ne parlerà in modo accurato. Ma al momento non ci sono segnali in tal senso. E del Milan non c’è traccia concreta.
A proposito di mercato, Immobile parla anche di allenatori. In particolare di Simone Inzaghi, che a Napoli qualcuno avvicina al club azzurro in previsione dell’addio di Sarri, in fuga dal presidente De Laurentiis: «Qui siete abituati bene e volete solo il meglio, evidentemente. Io, però, mi auguro che Inzaghi rimanga alla Lazio. Almeno fino a quando ci resterò io».