Ore 10, tenta lo stupro Terrore in un palazzo
Inquilini bloccano clandestino
Una donna di 40 anni è stata aggredita da un giovane di 20 anni, senza fissa dimora, e con precedenti per molestie, che ha tentato di violentarla dopo averla spinta nell’andro- ne di un palazzo al Nomentano in via Costantino Maes, ac- canto alla parrocchia di Sant’Angela Merici. Le grida della malcapitata hanno spinto al- cuni condomini a intervenire poco prima delle 10 e bloccare Foussyni Akala, il ragazzo se- negalese che è stato arrestato dagli agenti del Reparto vo- lanti della Questura intervenuti in forze dopo l’allarme al 112 dei condomini. Sgomenti i residenti del quartiere, di so- lito tranquillo anche se non mancano scippi, furti in casa e truffe agli anziani.
Vent’anni, senza fissa dimora, con precedenti per molestie. Già fermato, identificato e intimato a lasciare il territorio nazionale. È il profilo di Foussyni Akala, il ragazzo senegalese bloccato ieri mattina dagli inquilini di un condominio di via Costantino Maes, accanto alla parrocchia di Sant’Angela Merici, alla Batteria Nomentana. Il giovane secondo l’accusa - aveva appena tentato di violentare una passante incontrata sul marciapiede di fronte al palazzo trascinandola nell’androne dell’edificio. Un tentato stupro alle 9.50 del mattino che ha lasciato sgomenti i residenti del quartiere, di solito abbastanza tranquillo anche se non mancano scippi, furti in appartamento e truffe agli anziani, e adesso preoccupa molto chi vive fra Nomentano e piazza Bologna. Il ragazzo è stato arrestato dagli agenti del Reparto volanti della Questura intervenuti in forze grazie all’allarme lanciato da più persone che hanno telefonato al numero unico d’emergenza 112 dopo aver assistito al parapiglia all’ingresso del palazzo e aver udito le grida disperate della vittima.
Romana, 40 anni, la donna, che tornava a casa dopo aver accompagnato i figli a scuola, è stata aggredita alle spalle: «Non mi lasciava andare, mi ha trascinata oltre il portone», ha raccontato sotto choc. Il tentato stupro è stato interrotto prima dall’intervento di due inquilini del palazzo, poi anche di altri e di alcuni commercianti che hanno inseguito il ventenne. Sono stati poi i poliziotti a fermarlo fisicamente dopo una breve colluttazione e a portarlo negli uffici del commissariato Porta Pia, dove è stato arrestato per violenza sessuale. Oggi comparirà in tribunale per la direttissima.
«Abbiamo sentito le grida della donna, chiedeva aiuto, era terrorizzata», spiegano dalla zona di via Maes dove ora gli abitanti cercano di capire se il senegalese si aggirasse da quelle parti già nei giorni scorsi. Il sospetto è che fosse uno di quei ragazzi che puliscono i marciapiedi in cambio qualche spicciolo, ma non si esclude che provenisse dalla zona della stazione Tiburtina. «Siamo arrabbiati, mi chiedo perché li facciano entrare in Italia», attacca la madre della vittima.
Da una prima ricostruzione il giovane ha adocchiato la 40enne che stava camminando, l’ha seguita per qualche centinaio di metri e poi, forse sicuro di non essere visto, è entrato in azione. Non si è fermato nemmeno davanti alla reazione disperata della vittima che ha tentato di divincolarsi dalla sua presa, anzi è stato allora che l’ha trascinata nell’androne del palazzo e ha tentato di abusare di lei. Ma anche lì gli è andata male: sulle scale condominiali c’erano alcuni inquilini, altri sono usciti dalle loro abitazioni subito dopo aver udito le grida della donna. Quindi la fuga e l’arresto. Si indaga per capire se Akala sia responsabile di episodi analoghi.