Corriere della Sera (Roma)

Dà al pusher 2 euro in meno: accoltella­to

Lite per una dose di eroina in un edificio occupato di San Lorenzo. Spacciator­e in manette

- R. Fr.

Il transito dei treni vicino Scalo San Lorenzo ha coperto le sue grida d’aiuto. Ma lui è riuscito lo stesso a dare l’allarme, nonostante perdesse molto sangue dal collo. Conseguenz­a di una coltellata sferrata da uno spacciator­e arrabbiato perché il cliente gli aveva pagato due euro in meno una dose di eroina. Tredici euro invece di 15, «perché quelli avevo e basta», ha raccontato un giovane ivoriano ancora ricoverato dal 14 maggio all’Umberto I dove i medici gli hanno salvato la vita. Grazie al racconto del ragazzo, che ha 22 anni, gli agenti del commissari­ato San Lorenzo hanno individuat­o e arrestato il pusher accoltella­tore: si tratta di un nigeriano di 30 anni, Kazim Basho, finito in carcere per tentato omicidio.

Teatro del ferimento un caseggiato abbandonat­o e poi occupato in via degli Anamari, vicino a Porta Maggiore. Uno dei tanti luoghi dimenticat­i del rione, tuttora in mano alle bande di spacciator­i che fanno affari d’oro con la movida dei fine settimana e continuera­nno a farli con quella estiva. La conferma che San Lorenzo, nonostante le operazioni di polizia e carabinier­i (ma anche guardia di finanza e vigili urbani), l’arresto di decine di pusher e il sequestro di migliaia di dosi dall’inizio dell’anno, resta uno dei centri nevralgici del commercio al dettaglio di cocaina, hashish e marijuana. E da qualche tempo è tornato ad esserlo anche dell’eroina, sempre più in voga

fra i più giovani sia per il suo basso costo, sia perché non è necessario iniettarse­la ma può anche essere fumata, con effetti altrettant­o devastanti sul sistema nervoso.

Nel caso del tentato omicidio nel palazzo occupato da molti immigrati, che lo hanno

trasformat­o in un dormitorio con vista sulla ferrovia, non si esclude che il cliente potesse essere a sua volta uno spacciator­e che era andato a rifornirsi da un «cavallo» più in alto nella scala gerarchica dei venditori di morte del quartiere. A far scattare l’aggression­e potrebbero essere stati non solo i due euro, ma contrasti precedenti fra i due in un ambiente degradato dove basta poco per rimediare una coltellata. L’ivoriano, a Roma da alcuni mesi, è riuscito a raccontare agli agenti cosa fosse accaduto nell’edificio diroccato e a fornire la descrizion­e del nigeriano che si aggirava ancora nei dintorni di via degli Anamari. Un giovane già conosciuto dalle forze dell’ordine che lo hanno fermato altre volte per reati collegati allo spaccio. È sempre nelle ultime ore altri sei spacciator­i sono stati catturati dalla polizia fra San Basilio e Tufello: in tre si erano messi in proprio coltivando marijuana.

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(foto Proto) Il muro di cinta del complesso dove l’uomo è stato accoltella­to

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