«Procida racconta», sei scrittori in cerca di un personaggio
Lo studio di «Dago» nell’attico-galleria affacciato sul Tevere Padellaro, Tommaso Ziffer, Anna Coliva, Lucrezia Lante Della Rovere, Jas Gawronski, Achille Bonito Oliva, Valter e Paola Mainetti, Irene Ghergo, Paolo Canevari, Fulvio Abbate (manda il party in diretta su Teledurruti), Isabella Gherardi (affezionata ai tessuti a righe), Roberto Pisoni, direttore Sky Arte, Monique Gerardo Greco con la moglie Monia
Veaute, e Paride Vitale (da Milano). L’ingresso di Efef Bal provoca una «ola». In sottofondo «Quella carezza della sera», New Trolls. E la Coca Cola manda in dono una bottiglia edizione speciale Dagospia con l’augurio di «non mettere la testa a posto».
È iniziata con una lettura collettiva in omaggio a Philip Roth, scomparso ieri a 85 anni, la presentazione del festival «Procida racconta. Sei autori in cerca di personaggio». Con Chiara Gamberale, direttrice artistica del festival, si sono alternati ieri sul palco della Feltrinelli di Galleria Alberto Sordi, alcuni dei protagonisti, vecchi e nuovi, del festival che, fin dalla prima edizione nel 2015, ha richiamato sulla fascinosa isola del golfo di Napoli, le migliori voci della nostra narrativa: da Diego De Silva a Errico Buonanno, Annalena Benini, Michela Monferrini, Simona Sparaco, Francesco Pacifico. Poi Valentina Farinaccio e Matteo Nucci che con Silvia Avallone, Franco Arminio, Gad Lerner e Rosella Postorino, sono i sei scrittori che sbarcheranno a Procida per l’edizione 2018. Gli autori hanno tre giorni per farsi ispirare da uno degli abitanti dell’isola, conoscerne la storia e farne il protagonista di un racconto. «Abbiamo ribaltato l’assunto pirandelliano spiega Chiara Gamberale - sei autori in cerca di un personaggio per raccontare l’“isola che c’è”». Il festival, organizzato dalla casa editrice Nutrimenti, che a Procida ha anche aperto una libreria, e sostenuto da Feltrinelli, diventa un incontro tra scrittura e territorio, raccogliendo idealmente l’eredità di Elsa Morante che, per prima, con «L’isola di Arturo» ha trasformato in letteratura le atmosfere di uno degli angoli più belli d’Italia. «E oggi - conclude Andrea Palombi, direttore editoriale di Nutrimenti abbiamo portato un pezzo di Procida anche a Roma». (S.D.S.)