Guasti ai bus, la procura indaga per sabotaggio
Molti episodi sospetti negli ultimi tre anni
Presa di mira dai suoi stessi dipendenti, vittima di una guerra di posizione fra vertici e manodopera. La Procura indaga su episodi di sabotaggio ai danni di vetture dell’Atac. Titolare delle inchieste è il pubblico ministero Mario Dovinola, lo stesso che sta cercando una risposta all’affaire dei bus andati a fuoco e che, qui, formula diverse ipotesi di reato a seconda dei casi. Può un’azienda alla prese con questi problemi aumentare la redditività che dovrebbero imporsi grazie a un forte meccanismo identitario?
Presa di mira dai suoi stessi dipendenti, assaltata dall’interno, vittima di una guerra di posizione fra vertici e manodopera che la logora progressivamente. La Procura di Roma indaga su episodi di sabotaggio ai danni di vetture dell’Atac. Titolare delle inchieste è il pubblico ministero Mario Dovinola, lo stesso che sta cercando una risposta all’affaire dei bus andati a fuoco e che, qui, formula diverse ipotesi di reato a seconda dei casi.
L’interrogativo è anche il seguente: può un’azienda alla prese con diffusi problemi di sabotaggio mantenere le promesse di aumentare la redditività che, teoricamente, dovrebbero imporsi grazie a un forte meccanismo identitario? Nell’azienda in cui si manomettono i bus, riusciranno a trionfare i sistemi di valutazione del rendimento? Una delle certezze è che, negli ultimi 3 anni, si è assistito a un salto di qualità, una sorta di escalation nelle manifestazioni di slealtà verso l’azienda. Una volta sono le corse metro fatte saltare per teorici black out in cabina, un’altra sono i tram manomessi (vicenda denunciata dall’assessore Linda Meleo nei giorni scorsi) con pezzi di legno e plastica. Un’altra ancora, infine, i motori che prendono fuoco durante una corsa. Il movente? É complicato da ipotizzare, ma è certo che il gradimento per le politiche manageriali non è mai stato tanto basso come negli ultimi tempi. La battaglia contro l’assenteismo, l’introduzione di metodi di rilevazione delle presenze più puntuali, le nuove misure che legano i premi aziendali alla produttività hanno inciso sugli umori aziendali. I sabotaggi interni non sono un problema della sola Atac ovviamente. Ma forse è qui, in casa della (disastrata) azienda dei trasporti, che il malessere può produrre i disagi maggiori, fra deficit ordinari e sconfitte annunciate, guasti quotidiani e carenze storiche.
Agli atti delle indagini di Dovinola ci sono anche i risultati di una serie di verifiche interne alla municipalizzata, approfondimenti che, in molti casi, si sono risolti in un semplice elenco di incidenti senza riuscire a individuare nomi e cognomi dei responsabili («Di norma è quasi impossibile, a meno che non siano colti in flagranza e sarebbe imprudente avventurarsi in ipotesi», osserva un ex manager Atac).
Resta il tema di un rapporto fiduciario incrinato fra vertice e base aziendale. Un rapporto difficile da recuperare sul
Accertamenti Dopo approfondimenti interni, il magistrato ha stilato solo un elenco di incidenti senza colpevoli
quale, va detto, hanno inciso anche scandali passati, come le consulenze fittizie per le quali sono a processo l’ex manager Gioacchino Gabbuti e altri ex dirigenti. Si vedrà se l’azienda della mobilità riuscirà a mantenere quanto promesso nel concordato, ossia «recuperare il rapporto di fiducia fra Atac e i suoi dipendenti».
Quanto alle vetture che prendono fuoco, il lavoro della Procura prosegue su un doppio fronte: il funzionamento dei filtri antiparticolato montati sulle vetture e le verifiche sui pezzi di ricambio. L’obiettivo? Capire se c’è una spiegazione comune all’origine delle fiamme che dall’inizio del 2018, hanno distrutto 11 bus.