L’ex Velodromo rinasce, diventa un campo da golf
Il progetto tra Eur Spa e Federgolf sognando la Ryder Cup
Un campo pratica di golf nell’ex Velodromo aspettando la Ryder Cup: una parte del green dovrebbe aprire entro fine giugno, come previsto dagli accordi (non ancora ratificati) tra Eur Spa e Federgolf. L’iniziativa temporanea (240 giorni) rientra nel piano di valorizzazione dell’area, dopo la demolizione dell’impianto nel 2008: la società al 90% del Tesoro, archiviata l’idea della «Città dell’acqua», un anno fa ha presentato un progetto di edilizia residenziale, housing sociale e verde pubblico: si attende il tavolo con il Comune.
Un campo pratica, dove i neofiti potranno prendere dimestichezza con i colpi base sognando la Ryder Cup, il torneo internazionale di golf che si giocherà a Roma nel 2022. In base agli accordi, non ancora formalizzati, tra Eur Spa e Federgolf, il green dovrebbe sorgere nel sedime storico dell’ex Velodromo, demolito il 25 luglio 2008 e per il quale è previsto un piano di valorizzazione. L’idea è quella di un intervento temporaneo (durata massima 240 giorni) in attesa della trasformazione dell’area: il campo, non un club esclusivo, ma aperto alla città a tariffe agevolate. La prima parte potrebbe aprire già entro la fine di giugno. Mancano ancora la stipula del contratto, il progetto e il nulla osta della Sovrintendenza capitolina, ma gli interlocutori puntano a chiudere il prima possibile.
«Un’iniziativa all’insegna della vocazione dell’Eur al leisure (tempo libero) e alla sostenibilità — spiega Roberto Diacetti, presidente della società al 90 per cento del Tesoro — . Dopo la Formula E, puntiamo a rafforzare l’identità del quartiere come “City ecologica” dove il sistema dei parchi si coniuga con il business e il turismo congressuale». Nel frattempo, da un anno l’azienda aspetta di incontrare il Comune per discutere il piano di valorizzazione dell’ex Velodromo, anche con il coinvolgimento dei comitati di quartiere: «Immagino che l’amministrazione si sia concentrata su altri progetti, ad esempio lo stadio della Roma — valuta Diacetti — , ma ci aspettiamo una convocazione nelle prossime settimane». Nel disegno originario l’area sarebbe dovuta diventare «La città dell’acqua e del benessere»: ipotesi tramontata vuoi per i costi elevati, vuoi essere più coerenti con le esigenze del territorio. Da qui, la riformulazione della proposta in linea con il «Piano Casa» del 2009, che sull’area di 56.000 metri quadrati consente di realizzare il 10% di housing sociale. Il nuovo progetto prevede 9.000 metri quadrati di appartamenti ad uso residenziale (tre edifici di cinque piani), 2.000 di edilizia abitativa sociale (due palazzi di quattro piani), 2.500 di spazi a destinazione commerciale o direzionale (uno stabile di due piani a piastra), 12.600 di parcheggi e 8.000 di verde, ai quali se ne aggiungono 21 mila di parco pubblico attrezzato che lascia libero l’interno del corsello dell’ex Velodromo.
Nel frattempo, con il campo pratica si vuole ripulire l’area e darle una funzione, seppure limitata nel tempo, in attesa che partano i lavori: «Sarà un esperimento, ma se funziona non è detto che allo scadere degli otto mesi non possa ripetersi — conclude Diacetti —. Il green, illuminato e aperto a tutti, principianti e appassionati, fungerà da palcoscenico verso la Ryder Cup».