Festa del Giro d’Italia tra eventi e vie chiuse
Centro, rischio blitz dei filopalestinesi
Traffico interdetto in tutto il centro, allarme per le buche e i dissesti stradali, ma anche timori di azioni dimostrative di movimenti antagonisti e filopalestinesi contro la partenza del Giro in Israele. L’edizione 101 della classica ciclistica italiana si conclude oggi pomeriggio ai Fori Imperiali. Massima sicurezza in tutta la «green zone» approntata dalla Questura, da San Saba a piazza del Popolo, dal lungotevere alla stazione Termini. Agenti in divisa e in borghese lungo il percorso di undici chilometri e mezzo e ai 23 varchi pedonali (5 anche carrabili). Il Giro porta con sé alcuni eventi, tre villaggi hospitality e sarà seguito su strada da migliaia di appassionati.
Le bonifiche sono cominciate già ieri sera, precedute dal montaggio dei villaggi dell’ospitalità a Caracalla, dell’area arrivo-traguardo ai Fori Imperiali, delle tribune e delle strutture principali del circuito di undici chilometri e mezzo che oggi i concorrenti del Giro d’Italia dovranno percorrere 10 volte nella tappa conclusiva della corsa. Sulla Rete è però incessante il tam tam per convocare il maggior numero di persone al sit-in organizzato dai movimenti filo palestinesi, centri sociali e gruppi antagonisti al Circo Massimo per le 15.55, all’interno della «green zone» allestita in tutto il centro - da una parte da lungotevere a stazione Termini, dall’altra da San Saba a piazza del Popolo - nella quale sarà vietata fino a stanotte qualsiasi genere di manifestazione, nonché sarà proibito per motivi di sicurezza il transito di mezzi pesanti anche di massa inferiore alle tre tonnellate e mezzo. L’iniziativa del pomeriggio non risulta tuttavia preavvisata in Questura.
L’ipotesi di azioni dimostrative - come quelle messe in atto nei giorni scorsi - per protestare (come è avvenuto in altre città durante tutto il Giro) contro la partenza di questa edizione della corsa ciclistica da Israele viene tenuta in considerazione dai vertici dell’ordine pubblico che per questo vigileranno non solo sull’afflusso del pubblico di appassionati lungo il tracciato, ma anche sull’arrivo delle squadre questa mattina proprio a Caracalla, e successivamente sulla premiazione del vincitore del 101° Giro. Particolare attenzione per tutta la giornata all’area - già super sorvegliata - del Ghetto.
Presidiati i 23 varchi d’accesso pedonali allestiti sul circuito - cinque dei quali sono anche carrabili - per consentire a pedoni e veicoli di passare da una parte all’altra del circuito, sotto il controllo sia delle forze dell’ordine sia degli steward messi in campo dall’organizzazione.
Rimossi auto e cassonetti in un’ampia area, non soltanto in quella dove transiteranno i corridori, ma anche nei luoghi riservati alla logistica e agli spettatori: si attendono migliaia di persone dietro le transenne nella «green zone» che entrerà in vigore a mezzogiorno fino a cessate esigenze, sebbene si ritenga che il blocco della circolazione possa rimanere attivo almeno fino alle 20. Due elicotteri sorvoleranno il centro per assicurare una copertura dall’alto, su strada invece pattuglie delle forze dell’ordine in divisa e in borghese.