Coric, un diamante a Trigoria «Mix tra Boban e Modric»

Alla scoperta del talento croato acquistato da Monchi

Un po’ Boban un po’ Modric. Chi lo ha visto crescere giura: «È più forte di quanto lo fossero quei due alla sua età». Ante Coric, 21 anni, ha visione di gioco, dribbling e lanci telecomandati. Trequartista ma anche regista. Il d.s. Monchi ha annusato l’affare e l’ha portato alla Roma per 8 milioni (7+1 di bonus che scatterà alla prima presenza) dalla Dinamo Zagabria.

È l’occasione della vita per il gioiellino croato, cresciuto con i consigli di papà Miljenko – ex allenatore di Ante e oggi d.s. dell’Hrvatski Dragovoljac - e il mito di Ronaldinho: «È sempre stato il mio preferito», confessa Coric. Ore e ore a studiare le giocate del brasiliano per poi imitarle e caricarle su Youtube. Elastici, doppi passi, gli riusciva tutto ad appena 11 anni, ai tempi nelle giovanili della NK Zagabria. Bayern e Chelsea avevano acceso i riflettori su di lui facendogli un provino. Ma Coric rifiuta e va al Salisburgo per crescere lontano da copertine e paragoni pericolosi: «I miei genitori mi indicano quello che è meglio per la mia crescita». Quattro anni in Austria, ma quando arriva la Dinamo Zagabria è impossibile dire di no a un ritorno a casa: debutto in campionato a 17 anni, la prima in Europa League arriva nell’agosto 2014 (con tanto di assist) e un anno dopo anche l’esordio in Champions.

In passato era entrato nel mirino di Inter e Napoli, ma aveva già le idee chiare: «Tanti campioni in Italia, su tutti scelgo Francesco Totti». Era il 2016, segni del destino. Come quando nel 2014 è diventato il marcatore più giovane dell’Europa League a 17 anni, 5 mesi e 4 giorni. Lascerà la Dinamo dopo 142 partite e 23 gol.

Due anni fa era tra i convocati per l’Europeo in Francia, quest’anno niente Mondiale. Poco male però, perché a 21 anni è già nel giro della nazionale maggiore e le chiamate importanti arriveranno. Ora però c’è una nuova avventura alle porte: oggi la prima giornata di Coric in giallorosso.

Neoacquisto

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