Dominio Pubblico: gli under 25 firmano il festival
M come millennials, ma anche come multidisciplinari, militanti della cultura, mutevoli sul palco e nella società. Sono i ragazzi dell’autoproclamata Generazione M, che firma la quinta stagione del festival «Dominio Pubblico_la città agli Under 25» in arrivo al Teatro India e nel foyer del Valle da oggi al 6 giugno.
Giovani operatori dello spettacolo che gli street artists Solo e Diamond fanno somigliare ai supereroi del fumetto X-men nella locandina disegnata a quattro mani per la rassegna, dove i superpoteri sono il teatro, la danza, l’arte, la musica e il cinema. «Perché il profilo del giovane artista di oggi – assicura il direttore artistico Tiziano Panici - è quello di un lavoratore mutante, flessibile alle tante discipline dello spettacolo, dotato di una fluidità artistica che gli permette di mescolare i generi e inseguire creatività e talento in diverse direzioni». Sono così i giovanissimi di questa Generazione M che sotto l’ala di un team di esperti (oltre a Panici nella direzione di Dominio Pubblico ci sono Luca Ricci e Fabio Morgan) hanno messo a punto un programma di oltre 50 eventi tra spettacoli, concerti, mostre e cortometraggi ospitati negli spazi del Teatro di Roma.
«Teniamo molto al progetto e lo sosteniamo da quattro anni – dice Antonio Calbi, direttore del Teatro di Roma - perché rappresenta per noi la collaborazione più riuscita nella formazione non solo di nuove visioni della scena contemporanea ma soprattutto di un pubblico con una rinnovata sensibilità».
In calendario 150 artisti in nove giorni. «Tutti perfetti sconosciuti – ironizza Panici – e tutti portatori sani di futuro, selezionati dai coetanei». Fanno eccezione gli ospiti della sezione Extra, come la compagnia Kepler-452 che presenta Il giardino dei ciliegi di Checov in un’originale salsa bolognese diretta da Nicola Borghesi con Lodovico Guenzi de Lo Stato Sociale (29 maggio). O lo spettacolo Oliver Twisted della Compagnia del Teatro dell’Orologio (2 giugno) e Le ragazzine di Roma stanno perdendo il controllo di Eleonora Pippo (3 giugno). «Con Dominio Pubblico ripensiamo la funzione sociale del teatro – conclude Ricci – e creiamo la possibilità di aprire sguardi inediti sulla drammaturgia».