Arriva un 2 giugno di cerimonie e cortei
Ordine pubblico Tavoli tecnici in Questura
Oggi il primo sopralluogo ai Fori Imperiali per mettere a punto il piano di sicurezza in vista della sfilata militare del 2 giugno. I vertici dell’ordine pubblico della Questura sa- ranno impegnati poi in tavoli tecnici prima della Festa della Repubblica. Ci dovrebbe essere anche un Comitato provinciale in Prefettura. C’è la mas- sima attenzione soprattutto dopo l’annuncio ieri del leader grillino Luigi Di Maio di una grande manifestazione a Roma proprio il 2 giugno. L'area dei Fori sarà comunque blindata, come al solito, per evitare contestazioni. Come quelle che domenica hanno portato all’arresto di cinque filo palestinesi. Ma la tensione si respira anche in altri quartieri.
Oggi il primo sopralluogo ai Fori Imperiali da parte dei vertici della Questura per mettere a punto le misure di sicurezza in vista della sfilata militare del 2 Giugno. Nei prossimi giorni riunioni tecniche a San Vitale e un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. C’è la massima attenzione per la tradizionale manifestazione che accompagna la Festa della Repubblica.
Il piano di sicurezza potrebbe prevedere anche in questo caso una «green zone» attorno all’area di piazza Venezia fino a Caracalla, dove c’è il raggruppamento dei reparti militari impegnati nella sfilata, ma con un occhio a quello che potrebbe accadere dopo l’annuncio di ieri del leader dei Cinquestelle Luigi Di Maio: «Il 2 giugno invito tutti a venire a Roma dove faremo un grande evento. Tutti dobbiamo esserci con la Bandiera per dire che noi valiamo e che il nostro voto è quello che conta».
Al vaglio dei vertici dell’ordine pubblico - che già nella notte di domenica e anche ieri hanno intensificato i controlli su strada per intervenire in caso di improvvise iniziative di protesta - la possibilità di evitare sovrapposizioni, con la sfilata al mattino e la manifestazione grillina nel pomeriggio, ma è ancora tutto da definire, anche sulla base di come sarà organizzato il corteo di sabato. Di sicuro l’area attorno ai Fori e il percorso che il Capo dello Stato Sergio Mattarella dal Quirinale all’Altare della Patria e alla tribuna presidenziale, saranno blindati da centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Non si esclude che questa volta le transenne dietro alle quali viene consentito al pubblico di assistere alle cerimonie siano spostate più indietro rispetto agli anni passati per questioni di sicurezza.
D’altra parte quanto accaduto domenica in occasione della tappa conclusiva del Giro d’Italia, con la carica della polizia contro i gruppi filo palestinesi che lanciavano bottiglie sul percorso di gara e invadevano la pista, preoccupa perché i Fori rappresentano sempre e comunque una vetrina internazionale.
Ieri la Questura ha confermato che per i tafferugli di due giorni fa sono state arrestate tre persone e altre due sono state denunciate. In totale, secondo la polizia, negli episodi di disturbo alla corsa sono state coinvolte circa 200 persone e alcune di queste devono essere ancora identificate. «Alcuni dei responsabili, bloccati nonostante il Il passaggio delle Frecce La Pattuglia acrobatica nazionale su piazza Venezia la mattina del 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica. Anche quest’anno l’area dei Fori sarà blindata per motivi di sicurezza tentativo di un centinaio di attivisti di sottrarli agli agenti», avrebbero risposto con un’attiva resistenza», spiegano dalla Questura. Diversa la versione degli studenti che hanno partecipato alla contestazione al Giro per la sua partenza da Israele. I giovani, uno dei quali ha mostrato un braccio ingessato per una frattura «dopo essere stato preso e lanciato dagli agenti per terra», parlano di «cariche violente».
«Durante l’ultimo giro un corridore ha lanciato una borraccia verso di noi, l’atmosfera si è quindi riscaldata e abbiamo acceso un fumogeno ma senza violenze o disordini particolari, ma la polizia ha caricato», spiegano.
Ma l’atmosfera sul fronte politico è calda in tutta Roma: le incursioni dei centri sociali all’Ostiense e alla Garbatella, la svastica e la scritta «Dux» tracciate sulla sede del Pd a Talenti, l’assalto ai banchetti del centrodestra sempre nel III Municipio. E ancora: a Ostia il Pd ha denunciato il consigliere municipale di CasaPound Luca Marsella per aver tolto dall’aula consiliare la foto del Capo dello Stato e su Fb il capogruppo grillino al Comune Paolo Ferrara attacca proprio i dem: «Vergogna, scompariranno al voto».