Addio ad Alberto Mieli, spiegava Auschwitz ai ragazzi: «Non odiate»
Lo prevede un emendamento al Bilancio di Leodori (Pd) firmato da M5S, FI e Lega
Lo ripeteva sempre ai ragazzi che incontrava nelle scuole: «Non dovete odiare mai e dovete tenere tanto alla vostra libertà». Era questa la forza di Alberto Mieli, 93 anni, uno degli ultimi ex deportati che ha fatto ritorno dal campo di concentramento di Auschwitz, morto ieri a Roma.«Non c’è ora del giorno o della notte in cui la mia mente non vada a ripensare alla vita nei campi, a quello che i miei occhi sono stati costretti a vedere», aveva scritto nel libro realizzato con la nipote Ester.
L’abbattimento delle liste d’attesa nella sanità del Lazio finanziato grazie al taglio dei vitalizi. È quanto prevede un subemendamento bipartisan alla legge di Stabilità, in questi giorni in discussione in Consiglio regionale dove hanno preso il via ieri nell’aula in via della Pisana i lavori sulla manovra di Bilancio 20182020. A illustrare il provvedimento è stato l’assessore Alessandra Sartore, che ha presentato anche il Documento di economia e finanza regionale.
Alla prima seduta utile è comparso un subemendamento sui famigerati «vitalizi», cioè le pensioni a ex consiglieri e ex assessori. Il primo firmatario è il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori. Dopo la riforma introdotta nella precedente legislatura che ha bloccato i nuovi vitalizi, tagliato quelli vecchi, mentre dal 2013 sono aboliti per i nuovi consiglieri, ieri è stato subito affrontato il tema della platea degli ex consiglieri regionali (260 circa) che invece percepiscono in varie forme il bonus. L’emendamento, approdato in aula, ha messo d’accordo forze politiche a dir poco distanti tra loro e oltre alla firma di Leodori (Pd), è sostenuto dall’intero Ufficio di presidenza, composto dal grillino Devid Porrello, dal rappresentante della Lega, Daniele Giannini, da Forza Italia con Adriano Palozzi, Michela Di Biase (Pd) e Gianluca Quadrana della Lista Civica Zingaretti. In caso di approvazione, il «contributo di solidarietà» re-introdotto dal subemendamento, va a sostituire la misura scaduta lo scorso 31 dicembre.
L’obiettivo dei promotori, fino al 2022, è risparmiare almeno 12 milioni da destinare al «Fondo per la riduzione delle liste d’attesa«, ma anche evitare di uscire sconfitti da probabili nuovi ricorsi di ex consiglieri regionali. L’emendamento prevede di tagliare «1 milione e 250 mila euro per l’annualità 2018 e 2 milioni e mezzo di euro per ciascun anno 2019, 2020, 2021 e 2022».
A differenza di quanto accaduto dal 2015 al 2017, questa volta viene individuata la destinazione dei risparmi legati al taglio dei vitalizi, peraltro con una durata che potrebbe essere ancora più lunga, cioè fino al 2023, ultimo anno di questa legislatura. L’emendamento prevede «la decurtazione (a partire dal prossimo 1° luglio 2018) per cinque esercizi finanziari agli assegni dei vitalizi diretti e di reversibilità dei consiglieri regionali cessati dal mandato e di chi ne ha diritto». La «sforbiciata», se sarà approvata, colpirà anche coloro che percepiscono la pensione da Camera, Senato, dal Parlamento europeo o da un’altra regione. Chi cumula pensione e vitalizio, infatti, subirà un aumento del 40% delle aliquote dei tagli (minimo dell’8% massimo del 17%) previste dall’emendamento e dovrà rinunciare quindi ad una quota maggiore. Dopo la presentazione di altri emendamenti, il presidente Leodori ha aggiornato la seduta a oggi pomeriggio.