Ore contate per il «pirata» assassino
Potrebbe avere le ore contate il pirata della strada che nella serata di mercoledì scorso ha provocato l’incidente costato la vita a Debora Funari, 28enne residente al quartiere Trieste, coinvolta in uno scontro frontale con una Lybra senza assicurazione mentre si trovava al volante della sua Cinquecento in via Mattia Battistini, a Boccea. I vigili urbani stanno stringendo il cerchio attorno al cinquantenne fuggito a piedi - forse ferito dopo il violento impatto fra le due vetture. Acquisiti i filmati di alcune telecamere lungo la strada, sentiti numerosi testimoni che avrebbero visto il pirata allontanarsi senza prestare soccorso alla ragazza, poi deceduta al Policlinico Gemelli. La vettura era intestata a un prestanome già identificato.
Avrebbe le ore contate il pirata della strada che mercoledì sera ha causato l’incidente stradale in via Mattia Battistini, a Boccea, costato la vita a Debora Funari. I vigili urbani del XIII Gruppo Aurelio sono sulle tracce del cinquantenne che dopo l’impatto fra la Lybra che guidava e la Cinquecento della ragazza si è allontanato a piedi senza prestare soccorso alla giovane, deceduta qualche ora più tardi al Policlinico Gemelli. Gli investigatori della Municipale hanno incrociato alcuni dati ottenuti analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza sulla strada con le testimonianze raccolte sul posto e avrebbero stretto il cerchio attorno al pirata che nel violento impatto frontale-laterale fra le due vetture potrebbe anche essere rimasto ferito. Nel frattempo proseguono gli accertamenti sull’intestatario della vettura, che circolava peraltro senza assicurazione: l’uomo, un altro cinquantenne identificato e interrogato subito dopo l’incidente, risulta proprietario di una decina di veicoli che tuttavia non sarebbero nella sua disponibilità. Un prestanome, insomma, forse al soldo della malavita per risultare in prima battuta in caso di indagini delle forze dell’ordine per coprire la fuga e le responsabilità di soggetti pregiudicati. Cosa che potrebbe essersi verificata in questo caso. Intanto i familiari della giovane vittima, che abitava al quartiere Trieste, attendono l’autorizzazione della magistratura per poter celebrare i funerali.