«Sul litorale presto più vincoli per l’ambiente»
Il commissario dell’area naturale: a luglio il Piano anti abusi
Sono ventuno anni che la «Riserva naturale statale del litorale romano» aspetta il suo Piano di gestione. Ma il commissario ad acta per la Riserva, Vito Consoli, già direttore dei parchi e aree protette della Regione Lazio, annuncia: «Entro luglio ci saranno più vincoli e più tutela per l’ambiente. Il litorale avrà uno strumento importantissimo per lottare contro gli abusi». «A oggi non c’è nessun taglio alle aree vincolate - aggiunge Consoli - . Dentro la Riserva l’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino certamente non si può fare. E anche l’area di Castel Fusano sarà più tutelata e valorizzata, anche in materia di antincendio».
Sono ventuno anni che la «Riserva naturale statale del litorale romano» aspetta il suo Piano di gestione. Da quando, nel 1996, il ministero dell’Ambiente istituì l’area protetta in cui ricadeva anche Castel Fusano. Dopo mille lungaggini burocratiche, è stato il Tar nel 2009 a obbligare alla nomina di un Commissario ad acta per la Riserva: quattro anni dopo quel ruolo è andato a Vito Consoli, già direttore dei parchi e aree protette della Regione Lazio. Ha prodotto oltre 200 pagine di tutele per il verde, in cui non è prevista – tra l’altro - nessuna quarta pista dell’aeroporto di Fiumicino.
Commissario Consoli, quando sarà pronto l’atteso Piano?
«Siamo davvero alla fine, aspetto solo il parere motivato del ministero dell’Ambiente. I tempi per inviarlo, però, anche se non prescrittivi, erano scaduti e ho dovuto sollecitare una risposta che sta per arrivare. Entro luglio spero davvero di poterlo approvare».
Come mai c’è voluto tanto tempo?
«Ho dovuto rimettere mano ai Piani stilati dai Comuni di Roma e Fiumicino, in cui rientra la Riserva. Ormai erano datati. Poi l’anno scorso è stata avviata la “Vas”, la Valutazione ambientale strategica, che ha accolto proposte e controdeduzioni da associazioni, comitati e enti. Il livello di partecipazione è stato alto e di questo sono molto felice».
Si eviteranno così abusi in aree protette, come quelli contestati al camping Capitol?
«Quel caso, ad esempio, è nato proprio dall’interpretazione ipotetica del futuro Piano che indicava vincoli diversi, ma in periodi differenti. Senza il Piano di gestione, la Riserva è “monca”, senza rotta.
Ora si prevedono tutele più restrittive e un ambiente più protetto, sull’uso del suolo e migliori indirizzi gestionali per i comuni coinvolti».
E l’area di Castel Fusano sarà più tutelata?
«Sì e sarà anche più valorizzata: diamo prescrizioni ambientali anche in materia di antincendio, sulle zone di massima protezione, su come approntare i percorsi naturalistici o gestire la fauna selvatica. E c’è un altro aspetto importantissimo: se il Campidoglio vuole accedere a bandi europei, con il Piano acquista più punti».
È prevista la futura quarta pista a Fiumicino?
«A oggi non c’è nessun taglio alle aree vincolate: dentro la Riserva l’ampliamento dell’aeroporto certamente non si può fare. Se, in futuro, qualcuno vorrà farlo, dovrà avviare una procedura che sarebbe molto lunga e complicata. Il Piano non prevede tagli di aree protette e quella del presunto raddoppio è degna di restare tra queste. Per me il problema non esiste».