QUEL RESTAURO FAI DA TE
Breve storia del recupero di un piccolo pezzo di identità romana. Dopo essere stata restaurata per il Giubileo del 2000, alcuni ladri rubarono - anni dopol’edicola votiva del 1869, «Madonna col Bambino e San Filippo Neri», in vicolo di San Celso. I carabinieri la recuperarono in pessimo stato, affidandola al legittimo proprietario, ovvero il condominio di vicolo San Celso 18, al Rione Ponte. Per molto tempo quel vuoto attirò scherzi e provocazioni. Così il condominio si è autotassato, ha commissionato un intervento alla restauratrice Francesca Romana Serena e il 31 maggio il quartiere, in una piccola processione, ha ricollocato al suo posto l’immagine: il parroco di San Giovanni dei Fiorentini, monsignor Luigi Veturi, a sua volta è riuscito a raccogliere tra i fedeli una cifra per acquistare una teca di sicurezza e impedire così altri furti. La fede religiosa è solo uno dei tanti capitoli di questa storia fatta di attenzione per le tradizioni e gli usi, di solidarietà tra gli abitanti, di rispetto per i tanti (e ultimi) anziani che per decenni hanno curato e venerato quell’immagine. L’edicola ritrovata contraddice l’immagine di un centro storico ridotto a fast food, pizzerie e bed and breakfast. Un certo tessuto sociale ancora resiste, e spesso fa da solo. Sarebbe magnifico se le amministrazioni, dal I Municipio al Campidoglio, interpretassero al meglio questo profilo di una Roma sempre più disorientata e intristita.