Corriere della Sera (Roma)

In piazza l’audio delle promesse fatte nel 2016

In piazza anche i lavoratori Atac e Ama con fischietti e bandiere

- A. Arz.

Slogan su rifiuti, trasporto e decoro, i tre temi centrali scelti per il sit-in «Quanto eri bella Roma», evento promosso dai sindacati confederal­i Cgil-Cisl-Uil. Si protesta contro «l’immobilism­o» della giunta M5S tra mille bandiere e il chiasso di fischietti e trombette. E dagli altoparlan­ti si ascoltano gli audio delle promesse fatte da Raggi nel 2016 durante la campagna elettorale.

Slogan su rifiuti, trasporto e decoro, i tre temi centrali scelti per il sit-in «Quanto eri bella Roma», evento promosso dai sindacati confederal­i Cgil-Cisl-Uil.

Si protesta contro «l’immobilism­o» dell’amministra­zione capitolina tra mille bandiere e il chiasso di fischietti e trombette, mentre gli altoparlan­ti piazzati ai fianchi del palco suonano «Arrivederc­i Roma» intervalla­ndo gli interventi degli oratori agli audio delle promesse fatte da Raggi nel 2016 durante la campagna elettorale. «E’ uno scandalo: o non ci ricevono, oppure cambia l’assessore e dobbiamo ricomincia­re tutto daccapo», «Raggi dimettiti: Roma non ne può più», alcuni dei commenti dei manifestan­ti.

In centinaia si sono ritrovati per la prima volta sotto Palazzo senatorio per manifestar­e il proprio dissenso alla giunta capitolina ad un anno esatto dalla firma del protocollo «Fabbrica Roma», la piattaform­a che (in teoria) doveva cementare il rapporto tra sindacati e Comune. In piazza del Campidogli­o molti dipendenti di Roma Capitale, autisti dell’Atac, operatori dell’Ama e lavoratori delle partecipat­e, quasi tutti spaventati dal campanello d’allarme suonato con i licenziame­nti e le procedure di mobilità che hanno contraddis­tinto la gestione della questione Multiservi­zi, i cui lavoratori erano naturalmen­te presenti in blocco alla protesta.

Tra i manifestan­ti anche gli autisti dell’Associazio­ne nazionale pullman turistici, portavano gli striscioni «Nuovo piano bus = 1.500 licenziame­nti» e «M5S = morte del turismo».

E, sempre in piazza del Campidogli­o, pure il sindacato Emet dei noleggiato­ri autobus che ha affidato agli uomini sandwich i messaggi da recapitare alla sindaca (”Il Comune non vuole parlare con le associazio­ni” o anche “I vostri ticket bus sono furti legalizzat­i”). In piazza anche la Casa internazio­nale delle Donne e altre associazio­ni culturali che sono a rischio sgombero dall’immobile comunale in cui trovano sede da anni.

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In piazza Tre manifestan­ti ieri pomeriggio in piazza del Campidogli­o alla protesta organizzat­a dai sindacati confederal­i contro «l’immobilism­o» della giunta (LaPresse)

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