Buche, 15 milioni di «danni» nel 2018
I dati sui risarcimenti chiesti dai residenti. Il caso del sigillante in via Galba a San Paolo
Le richieste di risarcimento danni causati dalle buche nel 2018 hanno raggiunto i 15 milioni di euro. «I dati di Assicurazioni di Roma mostrano una tendenza in aumento e il motivo è la mancata manutenzione delle strade nel corso del 2017», attacca il consigliere Marco Palumbo (Pd).
Intanto in via Galba, a San Paolo, il nuovo sigillante per asfalto ha coperto fessure e crepe, ma le buche non sono sparite.
«Èun sigillante liquido che impedisce all’acqua di filtrare dentro l’asfalto e separarlo ulteriormente», spiega Maurizio Pulcini, direttore dei lavori per conto del Campidoglio. Però adesso nella strada trattata con la gilsonite le buche sono perfino più visibili. Il materiale per la protezione del manto stradale steso a San Paolo immortala fessure e crepe, squarci e avvallamenti come reperti archeologici sotto le teche. E a passarci sopra si sbalza e si sprofonda come prima.
«Stanno facendo un esperimento, speriamo che duri», è il commento di un residente che con il cane al guinzaglio nasconde la mano dopo aver posizionato un bigliettino elettorale sulla rete del parco. «Le buche in questa tratta non c’erano — spiega il meccanico che aggiusta i motorini all’incrocio con via Alessandro Severo —: sono nella parte iniziale della via». E aggiunge: «Da me vengono a decine ogni mese per cerchioni e ammortizzatori, ma il rischio più grande è quello delle cadute». Il panettiere di fronte alla scuola media che domenica ospiterà i seggi è arrabbiato: «So’ fenomeni, qui non è cambiato nulla».
Nella capitale delle buche, dove le piogge e la neve di febbraio hanno provocato nuovi squarci e voragini, aumentato crepe e fessure dell’asfalto, l’iniziativa del Comune non piace alle opposizioni. «Roma ostaggio dell’incompetenza grillina: l’asfalto “magico” annunciato dalla Raggi è infatti sparito in 24 ore. Cos’altro devono subire i romani?», attacca Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Dal Pd le critiche sottolineano come la sperimentazione del nuovo sigillante sulle strade sia avvenuta proprio a ridosso delle consultazioni per il rinnovo dei consigli municipali: «L’esperimento acchiappa voti della Raggi nel III e nell’ VIII Municipio che avrebbe dovuto far diventare le strade delle piste aereoportuali è miseramente fallito», denuncia il capogruppo capitolino Anton Giulio Pelonzi. Infatti è proprio nei due territori in cui si torna alle urne dopo soli due anni che è stato steso il nuovo collante sulle strade a pochi giorni dalle elezioni.
Alle critiche replica ancora una volta l’assessora ai Lavori pubblici Margherita Gatta: «Polemiche pretestuose e artificiose: il materiale non ricostruisce il manto stradale, ma lo sigilla esattamente com’è, con una sorta di pellicola che blocca il tempo di invecchiamento».