Crowe e Totti per il «Gladiatore»
Un red carpet al tramonto nel monumentale anfiteatro Flavio, che tutto il mondo ci invidia, oggetto del desiderio per i cultori del mito dell’antica Roma e del kolossal premio Oscar di Ridley Scott, che ha contribuito a moltiplicare la fama del Colosseo e dei suoi eroi. Ieri sera il concerto charity «Il Gladiatore» (film sul grande schermo e orchestra dal vivo che esegue la colonna sonora firmata da Hans Zimmer) ha generato una passerella internazionale e colorata dai kilt di un drappello di donors scozzesi. Russell Crowe si fa attendere, forse perso tra i vicoli della Capitale, mentre un applauso annuncia l’ingresso nell’arena di Francesco Totti, il Capitano oggi dirigente della squadra giallorossa: i fan lo individuano ancora prima di arrivare alla cancellata presidiata dalla security. Lo acclamano («Sei grande!», «Sei il migliore!»), e lo fotografano anche gli ospiti stranieri, e le signore in abito da sera che rischiano di inciampare nelle pietre millenarie piuttosto di portare a casa una foto del Gladiatore «de Roma», per eccellenza e meriti. Crowe e Totti si scambieranno poi le maglie della Roma. Arrivano il regista Gabriele Muccino, super informale in camicia rosa, con la moglie Angelica Russo, Maria Grazia Cucinotta, Roberto Giacobbo, a suo agio fra le rovine archeologiche, il produttore dell’evento Marco Patrignani, Luca Ward, Roberto Wirth. L’attrice Connie Nielsen, sul set de «Il Gladiatore» con Crowe, è un’apparizione «effetto divinità», la sua bellezza sembra immortale. Alessandro Roja e la moglie Claudia Ranieri con il padre, l’allenatore Claudio Ranieri, dribblano i fotografi e raggiungono la terrazza Valadier (all’ultimo anello) per il dinner buffet firmato dalla chef Cristina Bowerman. È buio, lo spettacolo adesso può cominciare.