Corriere della Sera (Roma)

«Borgo è un suk e i vigili ci ignorano»: l’ira dei residenti

Lettera del comitato dei residenti a via della Consolazio­ne: «Segnaliamo i problemi e rispondono “non ci compete”». Il comandante Di Maggio: «Incontriam­oci»

- Di Rinaldo Frignani

L’ ira dei residenti del rione Borgo: «Qui è un suk e i vigili urbani ci ignorano. Non ci ascoltano, dicono che hanno altre competenze». La denuncia è contenuta in una lettera inviata dal comitato di quartiere al comando generale. Immediata la risposta del neo comandante Antonio Di Maggio che ha contattato i rappresent­anti degli abitanti invitandol­i a un incontro chiarifica­tore. Ma la Municipale è anche al centro di un altro caso. Quello delle polo blu che i vigili si devono comprare da soli perché l’Amministra­zione non ne prevede la distribuzi­one agli operatori. I sindacati protestano. Il Comando replica: presto un nuovo appalto.

Auto parcheggia­te nelle aree pedonali e in doppia fila che nei vicoli di Borgo finiscono per ostruire il passaggio. Ma anche veri e propri suk, con merce di vario genere - «abiti, cianfrusag­lie e paccottigl­ia» attaccata sui muri dei palazzi. E i vigili urbani che, alle segnalazio­ni dei residenti, rispondono: «Noi ci occupiamo di altro, Siamo adibiti ad altre funzioni». È la denuncia contenuta in una lettera inviata due giorni fa dal Comitato per la salvaguard­ia di Borgo al comandante generale della polizia municipale Antonio Di Maggio, nella quale si sottolinea anche «una crescente

❞ Auto nelle aree pedonali, mercatini abusivi con merce attaccata ai muri dei palazzi

disaffezio­ne e distanza fra i cittadini e i vigili urbani arrivata a livelli mai raggiunti in passato. Infatti - proseguono dal comitato - mai negli anni precedenti i cittadini ci avevano posto questo problema come uno dei più urgenti sui quali intervenir­e, tanto che uno dei cardini della nostra azione è proprio quello di avvicinare le istituzion­i alla gente».

La risposta del comando non si è fatta tuttavia attendere, e presto una delegazion­e del comitato incontrerà il comandante Di Maggio per discutere della questione. Tanto più che proprio uno dei punti- chiave della sua strategia per la rivalutazi­one del Corpo è quella di portare gli agenti in prima linea in modo da evitare - come Di Maggio ha di recente precisato proprio sulle pagine del Corriere - il «non mi compete».

Sempre secondo il comitato di Borgo «più che un problema di organico, come spesso si sente dire, è di organizzaz­ione ed efficienza: dire che questo fatto irrita la cittadinan­za è poco, se sommato alle condizioni generali in cui viviamo, derivanti da una assenza palese delle istituzion­i o delle società a controllo pubblico che erogano servizi di livello infimo». Gli abitanti del rione sollecitan­o inoltre maggiori controlli sui mercatini abusivi e sul rispetto dei divieti di sosta e di accesso alle aree riservate ai pedoni. «Non vogliamo individuar­e uno o più capri espiatori con facili strumental­izzazioni concludono dal comitato - ma far funzionare al meglio le istituzion­i con la piena applicazio­ne della normativa in vigore e l’obiettivo di erogare servizi in linea con le migliori performanc­e delle principali capitali europee».

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Un gabbiano reale di notte a Borgo Sant’Angelo, in cerca di cibo. Contro il degrado, l’associazio­ne dei residenti si è rivolta al comandante dei vigili (foto gdp)

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