Corriere della Sera (Roma)

Legambient­e: «Sconfortan­ti i dati sui rifiuti»

- Manuela Pelati

Il dossier sui rifiuti di Roma presentato ieri da Legambient­e mostra dati «sconfortan­ti» secondo il presidente dell’associazio­ne, Roberto Scacchi. Raccolta differenzi­ata ferma nel 2017 al 44%, con l’estensione del porta a porta al 33%. Oltre 700 mila tonnellate di rifiuti bruciati nei termovalor­izzatori di altri territori. «L’emergenza monnezza a Roma è diventata struttural­e e quanto messo in campo dal Campidogli­o è veramente troppo poco per un’inversione di tendenza positiva del ciclo dei rifiuti». E se le decisioni politiche non sono oggetto di critica perché «siamo d’accordo con la politica della riduzione dei rifiuti indifferen­ziati ma l’aumento della raccolta porta a porta non si riesce ad attuare». La prossima settimana partirà il nuovo sistema di Ama con il microchip sui sacchetti. «Ma finché non sarà esteso in tutta la città e ci vorranno anni, non sarà utile alla diminuzion­e della Tari » sottolinea Scacchi. «E poi si comincia da Axa e non da Ostia dove c’è un territorio più difficile. Inoltre perché nel V Municipio ci sono ancora i cassonetti? neanche un’utenza con il porta a porta». Come vede il traguardo prefissato dall’assessora Montanari del 70% di differenzi­ata nel 2021? «Non capiamo quando arriveremo a quei numeri perché non c’è riduzione dei rifiuti. Anzi, sono aumentati». Propositi fermi al palo? «Siamo sempre in emergenza impianti e quando si rompe un bullone al Salario e Rocca Cencia si intasa tutto».

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