Legambiente: «Sconfortanti i dati sui rifiuti»
Il dossier sui rifiuti di Roma presentato ieri da Legambiente mostra dati «sconfortanti» secondo il presidente dell’associazione, Roberto Scacchi. Raccolta differenziata ferma nel 2017 al 44%, con l’estensione del porta a porta al 33%. Oltre 700 mila tonnellate di rifiuti bruciati nei termovalorizzatori di altri territori. «L’emergenza monnezza a Roma è diventata strutturale e quanto messo in campo dal Campidoglio è veramente troppo poco per un’inversione di tendenza positiva del ciclo dei rifiuti». E se le decisioni politiche non sono oggetto di critica perché «siamo d’accordo con la politica della riduzione dei rifiuti indifferenziati ma l’aumento della raccolta porta a porta non si riesce ad attuare». La prossima settimana partirà il nuovo sistema di Ama con il microchip sui sacchetti. «Ma finché non sarà esteso in tutta la città e ci vorranno anni, non sarà utile alla diminuzione della Tari » sottolinea Scacchi. «E poi si comincia da Axa e non da Ostia dove c’è un territorio più difficile. Inoltre perché nel V Municipio ci sono ancora i cassonetti? neanche un’utenza con il porta a porta». Come vede il traguardo prefissato dall’assessora Montanari del 70% di differenziata nel 2021? «Non capiamo quando arriveremo a quei numeri perché non c’è riduzione dei rifiuti. Anzi, sono aumentati». Propositi fermi al palo? «Siamo sempre in emergenza impianti e quando si rompe un bullone al Salario e Rocca Cencia si intasa tutto».