Corriere della Sera (Roma)

Il dipendente Atac che rubava rame nel deposito, con l’auto dell’azienda

- Di Rinaldo Frignani

Il sospetto è che lo abbia fatto più volte in passato. E sempre approfitta­ndo di quell’auto aziendale con il logo dell’Atac sulle fiancate che gli consentiva di entrare e uscire dal deposito di via Enrico Ortolani, ad Acilia, senza correre il rischio di essere fermato dalla vigilanza. E così F.D.T., 61 anni, dipendente Atac, ha fatto anche venerdì scorso per andare a rubare 18 chili di rame prelevato da un autobus in disuso parcheggia­to in una delle aree di sosta all’interno del complesso.

Metallo di risulta, messo da parte per eventuali riparazion­i. Non si esclude che il 60enne fosse solito recarsi nel deposito per prendere rame o pezzi di ricambio, sicuro di non essere scoperto, ma questa volta le guardie giurate si sono insospetti­te per i suoi movimenti e per le manovre che faceva con l’auto. Lo hanno segnalato alla polizia che è subito intervenut­a bloccando il dipendente infedele: nel bagagliaio c’erano anche altri sette chili di rame, per un totale di 25 chili, anch’essi rubati. L’uomo è stato arrestato dagli agenti del commissari­ato di Ostia che ora vogliono capire la destinazio­ne finale dell’oro rosso, forse rubato su commission­e, su incarico di qualcuno che voleva sfruttare proprio l’auto aziendale utilizzata dal 60enne. Ora F. D. T. rischia un severo provvedime­nto disciplina­re, se non proprio il licenziame­nto a pochi anni dalla pensione, per aver rubato del rame che sul mercato nero ha un valore relativo, sei euro al chilo, ovvero in questo caso circa 150 euro.

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