Movida, allarme a Balduina: stop a birre e minicar
Minicar, musica e birra: è il nuovo ritrovo (notturno) dei ragazzi
Anche un quartiere residenziale come la Balduina ha la sua movida. È in piazza Socrate, scoperta recente dei ragazzi della zona nord della città come luogo di ritrovo serale e notturno, soprattutto nel week end. Minicar dagli sportelli aperti, musica a tutto volume, bottiglie di birra. I residenti: «Nessun controllo e il degrado è dilagante».
Anche un quartiere residenziale come la Balduina ha la sua movida. È in piazza Socrate, scoperta recente dai ragazzi della zona nord della città come luogo di ritrovo serale e notturno, soprattutto nel week end. Minicar dagli sportelli aperti e con la musica a tutto volume, bottiglie di birra e un panorama unico al mondo. Qui, in una delle parti più alte del Parco di Monte Mario, tra via Fedro e via Cadlolo, la movida è recente, ma ha preso piede. L’alta inferriata di ferro grigio che protegge la dorsale del verde è stata divelta in tre punti, per andare fra l’erba alta ed in uno spiazzo di terra che hanno ribattezzato il «belvedere»: belvedere purtroppo anche sull’immondizia, sulla scia di rifiuti che prosegue lungo tutta la dorsale verde. Cartacce ovunque e bottiglie vuote caratterizzano ormai il panorama, dove il passaggio dei festini notturni dei giovani è destinato a rimanere perché l’Ama non si può certo inoltrare al di là della rete divelta. E dove un mare di rami, di vegetazione secca e incolta fagocita la vista mozzafiato. Poteva essere un romantico paradiso ma «è diventata terra di nessuno da diverso tempo», afferma un residente in cambio dell’anonimato: «Nessun controllo e il degrado è dilagante, i rifiuti si accumulano, bottiglie vuote e cicche dappertutto, nessuno spazza neppure le foglie sul marciapiede. Abbiamo segnalato la situazione ma niente cambia». Recentemente vi hanno fotografato anche dei cinghiali, arrivati direttamente dal parco.
Un luogo quasi segreto della città, bellissimo e anche conosciuto da chi è appassionato di cinema: qui Roberto Rossellini ha girato la scena finale di «Roma città aperta», con i bambini ed i ragazzi che si muovono verso la città. Ed è senz’altro una spettacolare terrazza sulla città, che potrebbe essere grandemente valorizzato.
Solo nel 2013, cinque anni fa, è stato presentato un progetto per la realizzazione di un giardino attrezzato: per farne una zona di contemplazione e ricreazione con vista sulla capitale ma distante dal suo ritmo frenetico. Prevedeva l’eliminazione della rotatoria centrale (destinata soprattutto a far girare i torpedoni che si recavano nel vicino hotel «Rome Cavalieri») per trasformare questo luogo di passaggio in un luogo di sosta e l’inserimento di alcuni servizi come panchine in ombra, nuovi parcheggi e un punto ristoro, e una pedana per piccoli concerti. Un progetto che era stato affidato agli studenti di architettura della Sapienza che vi hanno lavorato per un anno come esame finale e che, pur ripreso nel 2016, è tuttora fermo.
«Qui si possono fare interventi culturali, e questo luogo sarebbe adattissimo, solo attraverso le associazioni dei cittadini» afferma Pino Acquafredda, presidente di Alberoandronico, associazione culturale. E «il progetto è partito proprio da noi - aggiunge Guido Schiminà, presidente di “Vivere Balduina” -. Un progetto poco invasivo e poco dispendioso, che prevede semplicemente l’eliminazione della rotatoria per trasformarla in un piazzale con una serie di servizi garantiti, dal bike sharing, alla fontanella a un chiosco, creando un belvedere straordinario. Per il momento è arenato, la macchina amministrativa burocratica romana ha i suoi tempi, ma noi non ci siamo ancora arresi».