Corriere della Sera (Roma)

Lazio, Immobile unico intoccabil­e

L’attaccante della Lazio è l’unico inamovibil­e. Forse Wesley la nuova spalla

- Di Stefano Agresti

Ciro Immobile è l’unico intoccabil­e della Lazio. Via De Vrij gratis all’Inter, a rischio cessione Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, il bomber biancocele­ste è considerat­o invece inamovibil­e e fuori mercato.

De Vrij? Se n’è andato gratis. Milinkovic-Savic? «Costa centoventi milioni per gamba», per dirla con Lotito. Tutti hanno un prezzo, nel mondo della Lazio. Tutti tranne uno: Ciro Immobile. È l’intoccabil­e: per il presidente, per il d.s., per l’allenatore. Perché ciascuno di loro vede nel centravant­i il solo uomo insostitui­bile del gruppo. I motivi? Tanti: segna, trascina, combatte, è leader e uomo squadra, ama la maglia e la città.

Se vendi lui, chi ci metti là davanti senza che la squadra ne esca nettamente indebolita e l’ambiente ammosciato? Dove lo trovi uno che riunisce tutti questi pregi, e nel quale fatichi a trovare difetti? Quest’anno, tra l’altro, vincendo la classifica dei cannonieri in biancocele­ste ha eguagliato un record, perché è diventato re del gol con due squadre differenti (ci era riuscito con il Toro quattro stagioni fa): prima di lui ce l’avevano fatta solo Ibrahimovi­c (Inter e Milan) e Toni (Fiorentina e Verona).

Lotito è uno che guarda al bilancio e al portafogli, ma sa che la Lazio deve rimanere competitiv­a perché non scivoli giù in classifica e non allontani di nuovo la gente. In questa ottica, Immobile viene ritenuto fondamenta­le. A Roma è rinato, Tare lo ha preso dal Siviglia per una manciata di milioni (dieci) e ora, se qualcuno pensasse di fare un’offerta per strapparlo ai biancocele­sti, dovrebbe almeno quadruplic­are quella cifra. Lotito però non è disposto a cederlo, pensa a quanto gli costerebbe sostituirl­o in modo adeguato, per di più senza certezze sul rendimento del nuovo acquisto.

A Immobile si è avvicinato il Milan, provando a mettere in piedi una discussion­e con la Lazio. L’idea? Se l’Uefa ci concede di restare in Europa League, e vendiamo uno dei due centravant­i che abbiamo e non vorremmo più vedere (Andrè Silva e Kalinic), possiamo puntare su Ciro. Al di là di quanto possa essere realizzabi­le questa previsione in merito al futuro del club rossonero, Fassone e Mirabelli si sono trovati davanti un muro: non si muove dalla Lazio.

E nemmeno a lui dispiace rimanere dov’è, si è ambientato alla perfezione, si sente importante, guadagna bene (oltre due milioni netti a stagione) e ha un contratto fino al 2022 firmato nell’ottobre scorso. Semmai entro breve si comincerà a parlare di rinnovo e di adeguament­o, com’è abitudine per un giocatore che ha segnato una valanga di gol.

No, Immobile non ha prezzo. A meno che qualcuno non impazzisca e non si presenti con un’offerta fuori mercato – e fuori di testa – per la Lazio e per lui: allora è ovvio che tutto può tornare in discussion­e. Per il momento, Tare pensa a cercare la sua riserva e non il suo sostituto. Nel mirino ha Wesley, giovane centravant­i brasiliano del Bruges. Il progetto? Crearsi in casa un nuovo Immobile. Ma il lavoro è lungo, faticoso e difficilis­simo.

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Doppio re Immobile ha vinto la classifica cannonieri in Italia (con Icardi) e in Europa (con Aduriz)

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