L’arte del racconto. Dal Galles all’India
Il Parco dell’Appia Antica ospita da giovedì il Festival Storytelling, con artisti da tutto il mondo
I racconti della tradizione orale s’intrecciano con le radici dei popoli, con la loro identità culturale e con quel patrimonio intangibile e incommensurabile ereditato nel tempo. Generazione dopo generazione. Ri-raccontarli, e riascoltarli, significa dunque fare la conoscenza della comunità che li ha tramandati. Seguirne l’evoluzione e poterne immaginare il futuro.
Partendo da questa convinzione ha preso forma il «Festival Internazionale di Storytelling Raccontamiunastoria», prima rassegna in Italia interamente dedicata all’arte della narrazione orale giunta alla sua ottava edizione e in partenza giovedì nel Parco Regionale dell’Appia Antica con la direzione artistica di Paola Balbi e Davide Bardi. Il tema scelto quest’anno è proprio «Radici e strade». Perché nelle otto giornate di programmazione, oltre alle origini di storie e culture, si esploreranno i percorsi che queste hanno affrontato per arrivare fino ad oggi. Passando di bocca in bocca tra mercanti, esploratori, naviganti e soprattutto canle tastorie, i professionisti del racconto che negli ultimi anni stanno vivendo un nuovo momento di gloria grazie al moltiplicarsi di associazioni ed eventi dedicati all’arte del racconto.
I più applauditi sulla scena internazionale sono in arrivo sul palco della kermesse romana. Dal Galles è atteso con sue percussioni Michael Harvey, vincitore del Base (premio britannico per l’eccellenza nello storytelling), dalla Svezia Johan Theodorsson e Andeers Peev, mentre atterra dall’India Shereen Saif, danzatrice e attrice pronta a incantare con i miti della lontana tradizione indiana attraverso la sua personalissima maniera di raccontarli sia attraverso la voce che i gesti del corpo. E ancora Katie Knutson dagli Stati Uniti e Raida Guermazi dalla Tunisia, che svelerà gli antichi racconti del Medio Oriente senza rinunciare alla sua proverbiale verve comica. Massiccia la partecipazione dei cantastorie italiani. Insieme agli artisti della Compagnia Rac- contamiunastoria, che promuove il festival, presenti Mattia di Pierro, protagonista del film di Gabriele Salvatores «Io non ho paura» ed affermato storyteller, poi Germana De Ruvo, Aurora Piaggesi e Martina Pisciali. Tra le novità dell’edizione 2018 il progetto «Young Storytellers», che dà spazio ai talenti emergenti intercettati in Italia, Turchia, Scozia, Olanda e Grecia.
Infine, agli incontri con le storie e gli spettacoli per adulti e bambini, si aggiungono quattro laboratori per appassionati e addetti ai lavori: «Incantare con le parole» dedicato alla mitologia classica e celtica (16 e 17 giugno), «C’era una volta Ta-ka-dhi-mi» con un approfondimento sulla danza tradizionale indiana (16, 17, 23 e 24 giugno), «Lo storytelling come artista insegnante» sull’applicazione delle tecniche del racconto orale nella didattica (23 giugno) e «Music-telling», il laboratorio incentrato sull’utilizzo del suono e del ritmo nell’arte oratoria (24 giugno).