Eur, schianto in moto È strage di centauri
Eur, impatto letale con un’auto mentre stava andando al lavoro
Come ogni mattina doveva prendere servizio negli uffici del Nas dei carabinieri in via dell’Aeronautica, all’Eur. Ciro Terlizzi, maresciallo di 46 an- ni, era a poche centinaia di metri dal suo posto di lavoro quando ieri alle 8, in sella a una Suzuki Burgman, è improvvisamente scivolato sull’asfalto all’incrocio fra viale dell’Umanesimo e piazza Pakistan, non si esclude per evitare un ostacolo improvviso.
Come ogni mattina doveva prendere servizio negli uffici del Nucleo antisofisticazioni e sanità (oggi per la tutela della salute) dei carabinieri in via dell’Aeronautica, all’Eur. Ciro Terlizzi, maresciallo dell’Arma di 46 anni, era a poche centinaia di metri dal suo posto di lavoro quando ieri alle 8, in sella a una Suzuki Burgman, è improvvisamente scivolato sull’asfalto all’incrocio fra viale dell’Umanesimo e piazza Pakistan, nei pressi del Fungo, non si esclude per evitare un ostacolo improvviso. Una perdita di aderenza dello scooterone ha proiettato il sottufficiale dei carabinieri, originario di Napoli, contro la fiancata posteriore destra di una Passat con una famiglia romena a bordo.
Un urto terrificante che non ha lasciato scampo al carabiniere: Terlizzi, subito soccorso, è stato trasportato d’urgenza al vicino Sant’Eugenio dove è però morto poco dopo. Sotto choc padre, madre e bambino di otto anni che si trovavano sulla Volkswagen sequestrata dai vigili urbani insieme alla Suzuki. Al volante c’era il capo famiglia, di 39 anni, e la moglie, anche lei trentenne, appresa la notizia del decesso dello scooterista si è sentita male. Dopo essere stata assistita dai vigili urbani impegnati nei rilievi è stata a sua volta portata in ambulanza in ospedale dove si è ripresa solo dopo alcune ore.
La tragedia del maresciallo - la seconda che colpisce l’Arma dopo la morte in un altro incidente stradale (ancora una volta in moto e, ironia del destino, su una Suzuki) del maresciallo Leonardo Olivieri della stazione San Lorenzo, in viale di Tor Bella Monaca la notte del 30 maggio scorso segna purtroppo l’ennesima vittima della strada nella Capitale dall’inizio dell’anno: sono 71 i morti, per la metà si tratta di motociclisti e scooteristi.
Ma ci sono anche una decina di pedoni, ciclisti e automobilisti. Per lo più si tratta di collisioni, causate spesso dall’eccessiva velocità o da distrazioni al volante. Per la fredda statistica in pratica un decesso per incidente stradale ogni due giorni da gennaio a oggi. Un peggioramento rispetto a quanto accadeva l’anno scorso, quando le vittime erano in media due a settimana, anche se poi alla fine i morti furono 245. Un macabro conteggio, un elenco di tragedie (senza contare i drammi legati alle centinaia di feriti finiti in
ospedale in prognosi riservata) che sembra non conoscere fine. E ci sono già numerosi indagati per omicidio stradale e lesioni colpose.
Gli agenti della Municipale hanno chiuso al traffico parte dell’Eur fino alla tarda matti- nata. Da chiarire la dinamica dell’incidente, come è anche da capire cosa abbia provocato la perdita di controllo della Suzuki da parte del carabiniere proprio mentre la Passat svoltava a destra.
Senza contare un altro grave incidente - sempre a uno scooterista in sella a un’Aprilia Scarabeo - avvenuto ieri mattina alle 12 sulla via Olimpica, in direzione stadio. Il giovane è stato ricoverato in ospedale in osservazione. Il traffico sull’importante arteria è rimasto paralizzato a lungo.
Vittime
Nella metà dei casi le vittime sono centauri. Ma ci sono anche automobilisti, pedoni e ciclisti
Indagini
Da capire perché il maresciallo ha perso il controllo della sua Suzuki