Eurobasket senza casa, è una corsa contro il tempo

«Siamo una squadra di Roma, i nostri campionati li abbiamo vinti a Roma. E a Roma dobbiamo continuare a giocare». Armando Buonamici, il vulcanico presidente dell’Eurobasket, passa le sue giornate cercando una soluzione al problema Palazzetto dello sport con una ferrea determinazione a tenere in città la sua creatura. A Roma impianti con almeno 2000 posti, il minimo richiesto dalla serie A2, non ci sono e allora bisogna lavorare di fantasia: «Io continuo a pensare al Palazzetto perché con il bando ancora in via di emissione i lavori non inizieranno prima del prossimo anno e se ci sono da fare degli interventi d’urgenza, chiederò al Comune di poterli fare in proprio». Ci sarebbe il PalaFijlkam di Ostia, ma ha un calendario di eventi serrato e una capienza (1200 posti) limitata. Poi? «I due campi di basket di proprietà dell’Ente Eur al Tre Fontane sono abbandonati, si potrebbe pensare a rimetterli in funzione...». Anche se in cima ai suoi pensieri resta la Fiera di Roma: «Domani faremo un altro sopralluogo, se Ente Fiera e Camera di Commercio ci vengono incontro, quello è un investimento che ci arricchirebbe». Il 7 luglio è l’ultimo giorno utile per comunicare alla Federbasket il proprio campo di gioco.