Musei 2.0, la maratona digitale
Che forma avrà il museo del futuro? È l’ambiziosa domanda da cui è partita la maratona digitale che, l’altra sera, ha animato le sale di Palazzo Barberini, organizzata dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, associazione Civita ed Ericsson. La sfida ha visto la partecipazione di giovani umanisti, sviluppatori, programmatori, copywriter e data Analyst che hanno proposto, dopo tre settimane di lavoro, la loro «idea di museo»: un luogo dove la tecnologia diventa strumento per migliorare l’esperienza dei visitatori e incrementare la conoscenza del museo stesso. «Si è voluto dare ai giovani una opportunità di crescita», ha detto Federico Rigoni, ad di Ericsson. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto WeACT³- Agire insieme: «Un modello funzionale di collaborazione tra imprese, istituzioni e pubblica amministrazione» ha concluso Giovanna Castelli, direttore dell’associazione Civita.