I due giardini-gioiello di piazza del Popolo? Chiusi da anni e abbandonati alle erbacce
I tre accessi sono chiusi, sui cancelli sbarrati i cartelli del Comune di Roma sono imbrattati e non si legge più nulla. I due giardini dell’emiciclo di Nettuno che abbracciano piazza del Popolo dalla parte del lungotevere sono in stato di abbandono da anni. Cartacce sui bordi del muretto annerito, rami accatastati ed erba alta oltre i cancelli. «Sono almeno cinque anni che li vediamo chiusi», osserva l’assessora del I Municipio, Anna Vincenzoni, che ha il solo potere di fare segnalazioni al Comune che ha in carico l’area.
La gestione è infatti in mano al Servizio giardini, ma l’amministrazione del territorio ha più volte sollecitato il piano di rilancio per la riapertura e la cura del piccolo spazio verde di 1.700 metri quadrati nel cuore del centro storico. «L’ultimo protocollo via web lo abbiamo inviato qualche settimana fa per comunicare i vincitori del concorso di idee che abbiamo indetto nel 2017 in collaborazione con l’Ordine degli Agronomi», spiega Vincenzoni.
L’iniziativa per «la riqualificazione, gestione e manutenzione delle aree verdi Giardino emiciclo di Nettuno di Roma» è un concorso vinto dagli agronomi Andrea de Benedetto e Gerardo Fernandez Medina che nel progetto hanno inserito percorsi per disabili, nuovi alberi e panchine, la sistemazione della pavimentazione e la riqualificazione destinata a eventi culturali. Le proposte da realizzare dopo la pulitura delle erbacce, l’eliminazione delle ceppaie, il restauro del muro di cinta e dei manufatti, la risistemazione dei cipressi.
I due fazzoletti di terra inseriti nell’architettura semicircolare progettata dall’architetto francese Berthault nel 1818 ospitano anche piante monumentali come una palma di San Pietro e una Persea americana, mentre il Valadier lavorava al complesso dell’area che racchiude piazza del Popolo e il Pincio.