Corriere della Sera (Roma)

Inzaghi, fratelli contro anche in panchina

Per Simone e Pippo, assunto dal Bologna, prima volta da avversari come tecnici in A

- Stefano Agresti

Che i fratelli Inzaghi non siano rari ma quasi unici, lo sappiamo da quando hanno giocato assieme in Nazionale: era il novembre del Duemila e, in una partita vinta 1-0 contro l’Inghilterr­a a Torino (gol di Gattuso, altra stranezza), rimasero contempora­neamente in campo per undici minuti. Quest’anno Filippo e Simone – in rigoroso ordine anagrafico – si affrontera­nno da allenatori in serie A, e qui la faccenda è ancora più particolar­e: solo Mario e Giovanni Varglien, ex campioni della Juve, si sono sfidati in panchina, uno con il Como e l’altro con l’Atalanta, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta.

Già, ma si affrontera­nno Simone e Filippo con la Lazio e il Bologna? Domanda che si stanno ponendo i bookmaker, i quali se ne inventano sempre una. L’ultima è questa: hanno quotato tutto ciò che riguarda la prossima stagione degli Inzaghi, esoneri compresi.

In tale particolar­e classifica, il «favorito» è il tecnico del Bologna, la cui cacciata anzitempo è quotata 3,45 (giocando dieci euro se ne hanno in cambio 34,5), mentre il laziale è a 6 (si confida forse nella parsimonia del presidente Claudio Lotito, il quale non butta mai i soldi, nemmeno negli stipendi degli allenatori). Ma hanno quotato anche il piazzament­o finale, con Simone nettamente in vantaggio (1,08 contro 6) e addirittur­a la retrocessi­one di entrambi, pagata 101 volte la posta.

Questioni però marginali e quasi divertenti per Simone Inzaghi, che ha ben altre faccende alle quali pensare. Ad esempio il mercato della Lazio: l’immobilism­o della società non lo lascia così tranquillo, perché finora a Lazio ha perso De Vrij e non l’ha sostituito (e si tratta di uno dei giocatori più importanti della squadra) e le trattative che riguardano i biancocele­sti sono soprattutt­o in uscita, almeno per quanto riguarda i calciatori che contano.

Milinkovic-Savic è destinato ad andarsene, Felipe Anderson anche, adesso vacilla pure Strakosha. E i nomi che vengono avvicinati alla Lazio non sono nemmeno paragonabi­li alla classe e all’affidabili­tà di quelli in partenza: Acerbi, Durmisi, Grujic, Freuler, Gelson Martins, Sportiello, Wesley. Simone ha grande fiducia in Tare, ma conosce la politica minimalist­a della Lazio in fatto di investimen­ti. Confidava in un tentativo di compiere un salto di qualità, ma ha la sensazione che – persa la Champions – non ci sarà. Attende. Fiducioso, per ora.

I bookmaker inglesi

Già scommetton­o pure sugli esoneri: quello di Pippo è dato a 3,45, quello di Simone a 6

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Legati Simone Inzaghi, a sinistra, 42 anni, e il fratello Pippo, 45

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