Inzaghi, fratelli contro anche in panchina
Per Simone e Pippo, assunto dal Bologna, prima volta da avversari come tecnici in A
Che i fratelli Inzaghi non siano rari ma quasi unici, lo sappiamo da quando hanno giocato assieme in Nazionale: era il novembre del Duemila e, in una partita vinta 1-0 contro l’Inghilterra a Torino (gol di Gattuso, altra stranezza), rimasero contemporaneamente in campo per undici minuti. Quest’anno Filippo e Simone – in rigoroso ordine anagrafico – si affronteranno da allenatori in serie A, e qui la faccenda è ancora più particolare: solo Mario e Giovanni Varglien, ex campioni della Juve, si sono sfidati in panchina, uno con il Como e l’altro con l’Atalanta, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta.
Già, ma si affronteranno Simone e Filippo con la Lazio e il Bologna? Domanda che si stanno ponendo i bookmaker, i quali se ne inventano sempre una. L’ultima è questa: hanno quotato tutto ciò che riguarda la prossima stagione degli Inzaghi, esoneri compresi.
In tale particolare classifica, il «favorito» è il tecnico del Bologna, la cui cacciata anzitempo è quotata 3,45 (giocando dieci euro se ne hanno in cambio 34,5), mentre il laziale è a 6 (si confida forse nella parsimonia del presidente Claudio Lotito, il quale non butta mai i soldi, nemmeno negli stipendi degli allenatori). Ma hanno quotato anche il piazzamento finale, con Simone nettamente in vantaggio (1,08 contro 6) e addirittura la retrocessione di entrambi, pagata 101 volte la posta.
Questioni però marginali e quasi divertenti per Simone Inzaghi, che ha ben altre faccende alle quali pensare. Ad esempio il mercato della Lazio: l’immobilismo della società non lo lascia così tranquillo, perché finora a Lazio ha perso De Vrij e non l’ha sostituito (e si tratta di uno dei giocatori più importanti della squadra) e le trattative che riguardano i biancocelesti sono soprattutto in uscita, almeno per quanto riguarda i calciatori che contano.
Milinkovic-Savic è destinato ad andarsene, Felipe Anderson anche, adesso vacilla pure Strakosha. E i nomi che vengono avvicinati alla Lazio non sono nemmeno paragonabili alla classe e all’affidabilità di quelli in partenza: Acerbi, Durmisi, Grujic, Freuler, Gelson Martins, Sportiello, Wesley. Simone ha grande fiducia in Tare, ma conosce la politica minimalista della Lazio in fatto di investimenti. Confidava in un tentativo di compiere un salto di qualità, ma ha la sensazione che – persa la Champions – non ci sarà. Attende. Fiducioso, per ora.
I bookmaker inglesi
Già scommettono pure sugli esoneri: quello di Pippo è dato a 3,45, quello di Simone a 6