«Lesbica, sembri uomo: niente lavoro»
Lungotevere, la denuncia: scartata perché omosessuale. «Sei un maschio mancato»
Discriminata perché gay. Niente posto di lavoro per la giovane Valentina agli stand della manifestazione promossa dal Comune di Roma, Lungotevere in Festa. Rifiutata dopo aver risposto a un annuncio, con tanto di «lezioncina» sulla sua sessualità. «A noi servono donne, non maschi mancati», colpevole la ragazza insomma di essere «poco femminile», come le fa notare la reclutatrice di un evento della kermesse.
La giovane romana aveva risposto a un annuncio su Facebook per hostess presso lo stand del tiro al bersaglio sul Tevere. «Sei te che vuoi prendere da entrambe le parti e non hai capito cosa vuoi essere, - arriva ai consigligender la reclutatrice via chat - prima capisci qualcosa a proposito della tua identità, poi ti potrai proporre per lavori in cui si cercano ragazze». Valentina si è quindi rivolta al numero verde Gay Help Line (800713713). Episodio «molto grave» per Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, perché «non si possono discriminare le assunzioni di dipendenti in base all’orientamento sessuale, così come prevede la legge». «Abbiamo inoltrato reclami alla sindaca Raggi e all’assessore Flavia Marzano (Pari Opportunità) con la richiesta di revocare la licenza dello stand» aggiunge Marrazzo. Dal Gay Center anche l’appello alle istituzioni per attivare politiche contro le discriminazioni sul lavoro. Ferma condanna dal Comune, che «avvierà i controlli del caso denunciato dalla ragazza».