Travolse ragazza, morto in scooter
Sopralluogo nel regno dei Casamonica: qui la ruspa la guido io
Nel 2009 travolse una ragazza sul lungotevere e poi fu arrestato per essere fuggito. Mercoledì scorso Massimiliano Milotti, 34 anni, è morto sempre sul lungotevere, a Trastevere, dopo essere caduto con lo scooter. Un’altra vittima sulle due ruote a Monterotondo.
Due ville una di fronte all’altra in via Roccabernarda, zona Anagnina. Tutte e due confiscate ai Casamonica, solo che la prima - tolta al clan nel 2012 e da febbraio 2017 presidiata dai vigilates - a fine luglio diventerà un centro d’accoglienza gestito dai genitori di bambini autistici, dopo i lavori di ristrutturazione della Regione, la seconda - completamente abbandonata, depredata perfino delle prese elettriche e degli infissi delle finestre - verrà invece abbattuta con una spesa di circa 200 mila euro e al suo posto dovrebbe sorgere un giardino pubblico per bimbi e anziani, da affidare ai comitati di quartiere. Per i giudici quegli edifici sono il frutto di traffici illeciti all’ombra del Cupolone - e rappresentano anche l’immagine di un quartiere sotto scacco -, ma sono ora al centro di un’operazione di riqualificazione e utilizzo sociale portata avanti dalla Regione.
Ieri pomeriggio il ministro dell’Interno Matteo Salvini li ha visitati entrambi insieme con il governatore Nicola Zingaretti e il prefetto Paola Basilone. Un momento per fare anche il punto - il primo dal suo insediamento - sui rapporti fra il neo responsabile del Viminale e il Campidoglio. «È importante che ci aiuti partecipando, così noi aiugiardino, tiamo il Comune che ha il record italiano di beni (confiscati alle mafie) messi a disposizione», ha spiegato Salvini, che ha poi aggiunto: «Chiamerò il sindaco chiedendo interesse e collaborazione. Sono onorato di essere qui, felice di essere in compagnia del presidente della Regione, che ci siano i comitati dei cittadini, che finalmente non hanno più paura di farsi vedere. Conto di aiutare l’agenzia per i beni confiscati e sequestrati aggiungendo personale e soldi». E proprio ieri il Campidoglio ha approvato il primo regolamento per i beni confiscati alle mafie nella Capitale, che sono una settantina.
La visita all’Anagnina di Salvini ha ricevuto il plauso di Zingaretti che parlando della villa recuperata e del futuro ha sottolineato come «queste scelte si inseriscono in un programma che ha già finanziato il recupero di 11 beni confiscati. È importante se il ministro viene qui, perché un utile modo di prendere coscienza di quanto è dura ma anche possibile dare questi luoghi ai cittadini».
Una di quelle ville è stata confiscata al termine di un lungo iter giudiziario: aveva arredi e mobilio lussuosi. Dalla terrazza principale il capo del Viminale si è affacciato per salutare residenti e giornalisti, e ha organizzato una diretta Facebook dall’edificio di 600 metri quadrati, valore stimato oltre un milione di euro. Sulle frasi pronunciate nei giorni scorsi da alcuni appartenenti ai Casamonica all’indomani delle notizie sul censimento dei nomadi annunciato proprio da Salvini, il ministro ha replicato: «Qui la ruspa la guido io, questo posto lo avevamo scelto in maniera totalmente slegata dalle minacce o pseudo minacce di qualche Casamonica nei miei confronti che non mi fanno né caldo né freddo. I cittadini non devono temere niente e nessuno, è il momento di rialzare la testa e di riprenderci spazi rubati dalla mafia: ogni pezzo sottratto alla mafia è una vittoria dello Stato».