Circeo e Sabaudia, al mare tra vip e natura
A Sabaudia e San Felice turismo in crescita, ma nel Sud del Lazio pesa il timore delle infiltrazioni criminali
Sventolano le Bandiere blu che certificano la qualità dell’acqua e dei servizi sulla spiagge del litorale meridionale del Lazio. E se a Sabaudia e al Circeo, pur fra polemiche e ricorrenti disagi, c’è ottimismo per la stagione turistica, scendendo verso sud la situazione è ben diversa: da Terracina a Fondi, da Gaeta a Minturno, è tornato l’allarme sicurezza dopo una lunga escalation di intimidazioni e episodi di violenza legati alle infiltrazioni della camorra.
- «Dove lo trovate un SABAUDIA mare così pulito? Siamo come la Sardegna e la Puglia» dice con orgoglio il bagnino della spiaggia della Bufalara, a nord di Sabaudia, mentre setaccia con un rastrellone da pesca il bagnasciuga alla ricerca di telline. In questo lido incontaminato ogni anno si ripete in maniera rituale lo stesso duello: qui, su una lingua di sabbia lunga alcuni chilometri raggiungibile solo a piedi, i nudisti si sentono protetti e lasciano scivolare i costumi, ma immancabilmente qualche «tessile» (come sono chiamati-dileggiati coloro che non si spogliano) indignato chiama il 112 e i carabinieri accorrono per far rivestire i più audaci e talvolta scattano multe, sanzioni, denunce. È successo di nuovo un paio di domeniche fa, quando il primo vero pienone ha ufficialmente aperto la stagione, con inevitabile ingorgo di auto sulla litoranea.
Polemiche e disagi a parte, le bandiere blu anche quest’anno sventolano sulle spiagge della costa meridionale laziale certificando la qualità dell’acqua e dei servizi. E se a Sabaudia e al Circeo c’è ottimismo e si punta al tutto esaurito in una strana miscela di offerta extralusso e servizi low cost, scendendo verso sud il clima è ben diverso: da Terracina a Fondi, da Sperlonga a Gaeta, infatti, fra i residenti e i piccoli imprenditori della filiera del turismo si è insediata una diffusa sensazione di insicurezza e paura. Un ritorno al passato recente che molti speravano di essersi lasciati alle spalle. La fotografia scattata dall’associazione Libera contro le mafie è impietosa: nel territorio operano diversi clan della camorra e numerosi boss dei casalesi hanno trasferito il proprio quartier generale da queste parti, come testimonia la presenza di zona di esponenti di spicco della famiglia Bidognetti. Intimidazioni, estorsioni e minacce hanno registrato un’escalation dalla scorsa estate e a fine maggio a Fondi, in pieno giorno, è stato gambizzato un candidato alle amministrative. Un episodio che ha fatto rivivere l’orrore di 6 anni fa, quando il boss Gaetano Marino, detto Monkerino, venne freddato fra i bagnanti con 11 colpi di pistola.
«Da molti segnali abbiamo l’impressione che sia in atto una guerra per il controllo del territorio fra i clan della camorra» osservano dalla compagnia dei carabinieri di Terracina, che proprio per questo motivo ha intensificato attività investigative e di controllo. Di giovedì pomeriggio, con le spiagge ancora semivuote, nel giro di poche ore abbiamo visto passare diverse auto dei carabinieri in varie direzioni e abbiamo incrociato due posti di blocco a distanza ravvicinata. Sarà un’estate blindata?
Ben diversa la situazione risalendo la costa verso nord. Al Circeo si respira un clima sereno da villeggiatura spensierata e dopo anni di crisi per la nautica, nel porto turistico sembra ripartita anche l’attività di noleggio degli yacht (si va dai 900 ai 6.000-7.000 euro al giorno a seconda del tipo di imbarcazione e dei servizi di bordo) con una piccola contraddizione: gli uffici della Capitaneria nella stagione estiva resteranno aperti solamente tre ore al giorno (dalle 10 alle 13), domenica esclusa. In caso di problemi, bisogna rivolgersi a Terracina. Così vuole la spending review.
«Il Circeo è di nuovo una meta ambita» spiegano comunque dall’agenzia immobiliare sotto i portici del porto. La richiesta è alta, si tratta di turismo perlopiù familiare. Per un appartamento per quattro persone ad agosto si parte dai 700 euro a settimana, mentre il costo di ombrellone con due lettini oscilla fra i 15 e i 25 euro al giorno. A contribuire al rinnovato successo di questa località di villeggiatura contribuisce il ricco calendario di eventi. L’anno scorso per la rassegna Circeo Film Arte Cultura, diretta da Paolo Genovese, arrivano fra gli altri Ambra Angiolini, Alessio Boni, Marco Giallini e Enrico Brigano.
A Sabaudia i prezzi sono un po’ più alti: un ombrellone con due lettini costa 40 euro al giorno da Saporetti, lo stabilimento dei Vip sotto la suggestiva Torre Paola, ma nella maggior parte dei lidi il prezzo oscilla fra i 15 e i 25 euro. Gli affitti stagionali sono mediamente più cari del 15-20% rispetto a San Felice Circeo. E le ville fra le dune sono un lusso per pochi eletti: l’affitto per un mese può costare anche 20 mila euro. «I proprietari preferiscono usare queste dimore» spiega un signore sulla sessantina mentre spazza dalla sabbia dal vialetto che collega il giardino di casa all’arenile. «Vede quella villa? E’ di Giovanni Malagò, il presidente del Coni. E poco più avanti c’è la villa di Roberto D’Agostino. Non mancano mai. Sabaudia è così: chi viene una volta, torna sempre».
Con queste premesse, 20 mila residenti fissi e 60-80 mila villeggianti al giorno d’estate, Sabaudia si candida al ruolo di regina di questo tratto di litorale. «La natura è stata generosa con le nostre splendide spiagge e per diversificare l’offerta scommettiamo sulla cultura» spiega la sindaca Giada Gervasi, «abbiamo un calendario di centinaia di eventi da aprile a ottobre. Dallo sport alla moda, dal cinema alla cultura. E la formula, a quanto pare, piace.
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«Dove lo trovate un mare così bello? Siamo come la Sardegna»
«Chi viene qui una volta sulle nostre spiagge, torna per sempre»
La guerra dei nudisti Alla Bufalara è già ripartito il tormentone estivo delle multe per chi si spoglia