La Giornata mondiale
Che cosa significa la data del 20 giugno? Per molte per amplificazione sone forse nulla, per gli operatori di associazioni di volontariato, il senso della solidarietà, per altri che apprendono dai mezzi di comunicazione, come stampa, tv e radio, o dai social, un giorno per ricordare i profughi, gli immigrati e i rifugiati. Il 20 giugno, è anche e soprattutto, la ricorrenza che si celebra in tutto il mondo, che viene definita semplicemente «La Giornata mondiale del rifugiato». Appuntamento annuale voluto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la pro- pria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. E’ l’invito a non dimenticare mai che dietro ognuno di loro, c’è una storia che merita di essere ascoltata. Storie di sofferenze, di umiliazioni ma anche di chi è riuscito a ricostruire il proprio futuro, portando il proprio contributo alla società che lo ha accolto. Si tratta di fenomeni che la globalizzazione ha reso ancora più complessi e difficili, spesso anche da interpretare per dare soluzioni, che non sono semplici, né facili. E le soluzioni vanno ricercate con il confronto negli organismi internazionali, con l’assunzione di responsabilità degli Stati, evitando i sempre pericolosi egoismi nazionalistici. Luciano di Pietrantonio