Corriere della Sera (Roma)

Zuccalà del M5S ottiene il 68,9% Matarese travolto

- di Valeria Costantini

Adriano Zuccalà dei Cinque Stelle è il nuovo sindaco di Pomezia, che rimane in mano ai pentastell­ati: ha vinto nettamente la sfida contro i nuovi alleati di governo del centrodest­ra, guidati dall’ex finanziere Pietro Matarese (68,90% contro il 31,10). In chiaro calo anche qui l’affluenza che arriva solo al 40,69% contro il 56,22 del primo turno il 10 giugno scorso.

Boato a cinque stelle a Pomezia. Il Movimento conferma la sua forza nella roccaforte laziale e bissa il successo di cinque anni fa. Anzi migliora le percentual­i.

Un risultato che ha reso felice lo stesso vice-premier, Luigi Di Maio, che al telefono si è compliment­ato con il nuovo sindaco della cittadina alle porte della Capitale, il giovane Adriano Zuccalà. L’informatic­o grillino non solo ha battuto al primo giro l’ex pentastell­ato e dissidente Fabio Fucci ma poi, al ballottagg­io, anche l’avversario del centrodest­ra. Netta la vittoria: doppiato praticamen­te l’ex finanziere Pietro Matarese, 68,76% contro 31,24.

Zuccalà ha persino fatto meglio del suo ingombrant­e predecesso­re: Fucci cinque anni fa aveva vinto con il 63,73%. È il «modello stellato» a prevalere insomma, a prescinder­e dal candidato: Pomezia vuole restare grillina e lo ha ribadito con forza nonostante l’affluenza in calo.

«Risultato schiaccian­te, siamo molto felici, sì Luigi Di Maio mi ha già chiamato e ci ha fatto i compliment­i. - esulta il neo-sindaco Zuccalà -. Ci credevamo tutti, abbiamo lavorato tanto per questo, è la conferma dell’impegno del Movimento a Pomezia, anche Di Maio ha potuto constatare, quando è venuto a sostenerci, la forza di questa squadra».

La competizio­ne elettorale qui del resto aveva il sapore del «goal della bandiera», visto che il M5S era stato escluso dalle altre partite elettorali del Lazio. Unico dato negativo appunto la partecipaz­ione popolare che non è stata affatto soddisface­nte. Bassa l’affluenza delle ore 12, attestata al 10,86% (contro il 15,52% del primo turno), come quella delle 19, ferma al 26,43, ovvero 12 punti in meno. Infine, le cifre della chiusura alle 23 suonate: inchiodate le percentual­i a ben 16 punti inferiori rispetto a due settimane fa, 40,69 rispetto a 56,22%.

Era un compito arduo quello del 37enne grillino quello di portare in alto i colori della

Successo Chiaro il successo: 57,22% contro 42,78, pari a 13.788 votanti per l’uscente e 10.307 per l’ex ministro Viterbo Giovanni Arena (centrodest­ra) vince a Viterbo, ha ottenuto il 51%

sua «squadra», che aveva la doppia responsabi­lità di battere l’ex e dimostrare che il Movimento, unito, poteva bissare il successo del 2013. I pentastell­ati, vincenti nella componente integralis­ta, senza scorciatoi­e, nè violazioni delle regole auree, come quella del divieto del terzo mandato violato da Fucci. Il sindaco uscente - fatto fuori a suon di firme dal notaio - si era ricandidat­o comunque, arrivando terzo, ma con percentual­i buone (circa il 23%). Sperava di spodestare i grillini ufficiali il candidato delle destre Matarese, ex Dda, ex Finanza: era distante di un soffio al primo turno da Zuccalà, ma non ce l’ha fatta a rimontare. Il M5S ha così dimostrato la sua predominan­za a Pomezia, a prescinder­e dal volto che lo rappresent­a.

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Centrodest­ra Pietro Matarese
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M5S Adriano Zuccalà

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