Elezioni, Raggi ai suoi: «Tornate tra i cittadini»
«Rispetto ai partiti, la nostra comunicazione è insufficiente»
Nella riunione di ieri la sindaca ha esortato i suoi a concentrarsi sul lavoro e a tornare nei territori. Dopo la vittoria al ballottaggio di Giovanni Caudo a Montesacro, sono 4 (I, II, III, VIII) i Municipi amministrati dal centrosinistra. Da qui la richiesta di Raggi ai consiglieri M5S: essere più presenti sul campo e comunicare l’azione di governo.
Sindaca e consiglieri si sono incontrati ieri nella «riunione informale» del lunedì, dopo quella di sabato in Sala delle Bandiere (estesa anche agli assessori) per mettere a punto il Documento unico di programmazione per i prossimi tre anni. Dopo la vittoria al ballottaggio di Giovanni Caudo, neo presidente di Montesacro (III Municipio), adesso sono quattro quelli che non rientrano più nell’orbita grillina: il I e il II, già governati dal centrosinistra, gli altri, III e VIII, riconquistati dalla stessa compagine politica (con un modello di coalizione che include le forze più a sinistra ed esperienze civiche) a due anni dall’ascesa dei Cinque Stelle in Campidoglio.
Come dopo la sconfitta al primo turno, il 10 giugno a Garbatella, ieri Virginia Raggi ha esortato i suoi a concentrarsi sul lavoro e a tornare nei territori: un monito a essere più presenti nei quartieri e vicini alla gente — sia in termini di visibilità, sia di dialogo — per recuperare il rapporto con la città. Se non fosse che, dopo il flop alle urne, c’è chi inizia a percepire i limiti dei social come canale preminente: «Virginia ci chiede di andare nelle strade — riflette Andrea Coia, presidente della commissione Commercio — ma il nostro attivismo c’è già...». Vi siete chiesti perché questa strategia non abbia fatto presa come speravate? «Ci siamo resi conto che rispetto ai partiti, più strutturati, i nostri strumenti di comunicazione non bastano». Altra considerazione, sulla doppia débâcle nei parlamentini locali: «Sicuramente dobbiamo tirare le somme. In VIII sono accadute cose per cui la gente ci dice: “Vi siete fatti male da soli”. Scontiamo la poca esperienza nel gestire le crisi che rischiano di minare la tenuta politica, oltre alla scelta di persone che poi si sono rivelate in malafede... Del resto siamo un Movimento giovane». È stato un errore ricandidare nel III l’ex minisindaca sfiduciata? «Roberta (Capoccioni, ndr) ha governato benissimo, mentre sui consiglieri di maggioranza passati al gruppo misto potrei dire cose molto cattive...». Si sfoghi. «Devo pensare che erano completamente ingenui, o già covavano dentro di loro l’idea di rompere, immagino in quanto non si riconoscevano nei nostri valori. La sfiducia era immotivata, dal momento che non si è votato alcun atto contrario alle nostre linee programmatiche».
Il Comune, nel frattempo, ha avviato la procedura per raccogliere proposte online su come spendere i 170 milioni di oneri concessori di piazza dei Navigatori per la realizzazione di opere pubbliche: da ieri, e fino all’8 luglio, i residenti si potranno candidare per prendere parte ai focus group di #RomaDecide. Dal 3 al 22 luglio, invece, si potranno caricare idee e progetti su una sezione dedicata all’interno del portale.
Amedeo Ciaccheri, eletto due settimane fa minisindaco di Garbatella, stoppa la mossa dell’amministrazione capitolina e si prepara al braccio di ferro: «Chiederemo subito un incontro con l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori. È inaccettabile che il Municipio non sia coinvolto nel processo di partecipazione. Chiederemo di bloccare l’iter in attesa di un confronto, altrimenti organizzeremo una consultazione parallela». Sono i primi effetti collaterali della perdita di due territori tra i più popolosi di Roma (300 mila abitanti) con i quali adesso bisognerà fare i conti.