Lazio, a sorpresa qui a vincere è il centrosinistra
Il governatore: chiede di ridefinire «pensiero strategico e rapporto con la società». Rampelli, FdI: candidature sbagliate, tra gli alleati c’è chi ha voluto metterci il cappello...
Il centrosinistra conquista tre città nel Lazio, più il III Municipio, mentre il centrodestra perde sette sfide su nove. A sorpresa due civiche battono i partiti tra Formia e Aprilia, i Cinquestelle reggono nel feudo Pomezia. Nicola Zingaretti serra le fila del nuovo centrosinistra e conferma la chiusura del «ciclo Pd».
Il centrosinistra alla riscossa solo nel Lazio (con la lezione «civiche e indipendenti» vincenti). Il centrodestra perde sette sfide su nove. Il Movimento 5 Stelle si tiene ben stretto il suo feudo Pomezia. La nuova geografia politica della regione parte da un dato negativo, quello della scarsa affluenza, con la partecipazione calata rispetto al primo turno tra i dieci e i venti punti in alcuni comuni.
I municipi
Dopo la Garbatella conquistata al primo turno, domenica notte è toccato al III Municipio «passare» dalla guida stellata a quella di sinistra. Con i grillini esclusi dal ballottaggio, l’indipendente urbanista Giovani Caudo ha battuto di misura il leghista Francesco Bova (56 a 43). Il neo mini-sindaco bissa così il successo dell’altro outsider, Amedeo Ciaccheri all’ottavo: il Pd li ha appoggiati e applauditi ma in realtà i due sono perfetti esempi di laboratorio politico alternativo ai dem (tanto da aver sconfitto alle primarie proprio i candidati ufficiali di partito). Lo
Caudo su Marino
«È una ferita che va sanata a livello politico e su cui i dirigenti dem devono riflettere»
stesso vincitore, Caudo, ha già parlato di «riannodare i fili» dell’esperienza di Ignazio Marino, di cui era assessore, di una «ferita che va sanata a livello politico e su cui i dirigenti Pd devono riflettere».
Centrosinistra
Più di una voce parla di «modello Zingaretti» nella sinistra laziale, unica Regione a tinte «rossa». La coalizione a guida Pd si conferma a Fiumicino, co il bis del sindaco Esterino Montino che stacca di 16 punti il rivale berlusconiano Mario Baccini. Lo storico piddino Pietro Tidei - dopo essere stato primo cittadino a Civitavecchia - si prende la poltrona a Santa Marinnella; Bruno Ricci, centrodestra, fermo al 42% cotro il 57 del competitor. Terzo comune conquistato quello di Velletri: Orlando Pocci batte il meloniano-leghista Giorgio Greci (53% contro 46%). «C’e’ un lavoro collettivo da realizzare» commenta senza sedersi sugli allori i risultati dem proprio Nicola Zingaretti: dopo i ballottaggi, il presidente del Lazio parla di «chiusura di un ciclo storico» per il Pd e della necessità di ridefinire «un pensiero strategico, la nostra collocazione politica, le forme del partito e il suo rapporto con gli umori più profondi della societa’ italiana, l’organizzazione della partecipazione e della rappresentanza nella democrazia». A rendere merito invece all’esempio di «progetto corale» e progressista di Zingaretti, è segretario Pd provincia di Roma, Rocco Maugliani: «Dopo esserci affermati in sette degli undici Comuni che erano andati al voto a turno unico nel nostro territorio due settimane fa, otteniamo lo stesso risultato anche nei ballottaggi di ieri» ha sottolineato su Facebook.
Centrodestra
Nemmeno la trazione Lega in alcuni casi ha evitato la
sconfitta al ballottaggio, come per il poliziotto Bova a Montesacro o il medico Greci a Velletri. La coalizione di centrodestra - divisa o meno in alcune corse - ha vinto solo a Viterbo (capoluogo appena perso dal Pd), dove Giovanni Arena ha battuto sul fil di lana la civica Chiara Frontini. Poi c’è il caso Anagni dove il centrodestra si ritrovava in lotta contro CasaPound: alla fine il candidato della tartaruga Daniele Tasca - si è fermato al 44%, distante dal 55% dei consensi raccolti da Daniele Natatalia sostenuto da Fdi, Fi e Lega. Sconfitte a Fiumicino, Velletri, Santa Marinella, Aprilia, Formia e Pomezia dove hanno prevalso i ciquestelle. Anche per Fabio Rampelli, FdI, vicepresidente della Camera, i risultati «alterni» del centrodestra nel Lazio dimostrano scarsa coesione della coalizione: «La rigidità tenuta a Roma e provincia dagli alleati, - dice -protesi a mettere cappello invece che a scegliere le candidature apicali con maggiori possibilità di successo, ha paradossalmente rianimato il Pd».
Sorpresa liste civiche
Nel sud Lazio, a Formia, la civica Paola Villa batte l’avvocato Pasquale Cupo (62 a 37) appoggiato da tutto il centrodestra; ad Aprilia il sindaco senza simboli Antonio Terra si tiene la poltrona per pochi voti (fermo al 52%), battendo il competitor Domenico Vulcano che aveva alle spalle l’esercito di leghisti, azzurri e meloniani, attestato al 47%. Storie di attivismo politico di ispirazione di sinistra - che vincono sull’establishment di partiti e movimenti, big in piazza e coalizioni.