Furgone contro discoteca per vendetta
Fregene: vietato l’ingresso al figlio, l’ira del venditore di panini. Due feriti (lievi)
Il primo episodio di movida violenta della stagione estiva accade a Fregene e ha purtroppo una dinamica ben conosciuta negli ultimi anni. Quella del furgone pirata lanciato contro la folla. In questo caso non c’è sicuramente il terrorismo fra i motivi che all’una della notte fra domenica e lunedì hanno spinto un cinquantenne venditore di panini a scagliarsi a tutto gas contro la cancellata dello stabilimento-discoteca «Blanco-La Vela» sul lungomare di Levante, uno dei luoghi più frequentati dai giovani che arrivano da Roma e da altri centri sul litorale e dell’hinterland per trascorrere la serata.
La polizia ha fermato e denunciato il conducente del furgone che è stato interrogato dagli investigatori. Il commissariato Fiumicino, diretto da Giuseppe Rubino, indaga sull’episodio: ferite due persone, una delle quali è stata trattenuta in osservazione all’ospedale Grassi di Ostia per trauma cranico e ferite su braccia e gambe. Si tratta di un ragazzo romano di 26 anni che comunque non sarebbe in pericolo di vita. Un suo amico e coetaneo è stato invece medicato sul posto dal personale di un’ambulanza dell’Ares 118 ed è tornato a casa.
La folle corsa del furgone adibito alla vendita di panini sul lungomare di Fregene è avvenuta davanti a molti testimoni terrorizzati. Soltanto al 118 sono arrivate in pochi istanti sei chiamate girate dal Numero unico d’emergenza 112 che ne ha smistate anche altre alla polizia.
Si è temuto davvero il peggio perché dietro al cancello dello stabilimento si erano radunati molti ragazzi, alcuni dei quali stavano per riprendere auto e scooter per tornare a casa. Dai primi accertamenti sembra che a fomentare la rabbia del cinquantenne sia stato il rifiuto da parte della direzione della discoteca di far entrare il figlio o un amico del figlio. I motivi di questa decisione non sono ancora chiari e la polizia indaga per capire cosa sia accaduto e se ci siano dei precedenti fra l’ambulante, il figlio, l’altro ragazzo e i responsabili del lido che possano far pensare a dissidi di qualche genere. Fatto sta che all’improvviso, pare dopo una breve discussione, il cinquantenne ha chiuso tendone e saracinesca, è salito sul furgone, ha messo in moto e, dopo una retromarcia, ha puntato dritto contro il cancello, senza preoccuparsi che dietro ci fossero delle persone. L’impatto è stato molto violento, la grata è stata spalancata dall’urto e ha colpito i due ragazzi che sono caduti a terra con altri coetanei. Quindi – secondo alcune testimonianze ancora da confermare – l’ambulante avrebbe estratto un coltello. La polizia è subito intervenuta fermandolo. Ora rischia un’accusa per lesioni se non per tentato omicidio.