«Chiamata alle arti» per Cortellesi, Noemi, Trinca, Foglietta & Co
Gergo militaresco ma cuore solidale per la campagna «Chiamata alle Arti», lanciata dalla Casa Internazionale delle Donne con l’obiettivo di raccogliere fondi e scongiurare il rischio di chiusura a seguito del contenzioso da 800 mila euro con il Campidoglio. Una mobilitazione alla quale ieri sera ha risposto un esercito di amazzoni
della cultura come Sonia Bergamasco, Paola Cortellesi, Jasmine Trinca, Anna Foglietta, Paola Minaccioni, Noemi, Federica Rosellini, Silvia Salvatori ed Emanuela Fanelli. Tutte insieme sul palco trasteverino della Casa, per una battaglia pacifica combattuta a colpi di monologhi, letture e musica.
Quasi due ore di spettacolo e impegno civile al femminile per ribadire che la Casa Internazionale delle Donne non deve chiudere, con il dissenso declinato fra fascino e bellezza.
La Bergamasco ha scelto la poesia, Noemi la musica, Trinca e Foglietta hanno incantato con le parole, mentre Paola Minaccioni ha sfoderato un’amara ironia e la Cortellesi un omaggio alla romanità. Ciascuna a modo proprio, tutte le artiste hanno acceso i riflettori «sull’assurdo debito» che minaccia la Casa. «Con le offerte raccolte stasera e altre donazioni speriamo di avvicinarci alla cifra chiesta dal comune per evitare lo sfratto – ha spiegato Francesca Koch, presidente della Casa – nel frattempo, in attesa di una convocazione in Campidoglio che speriamo sia risolutiva, più volte abbiamo invitato qui la sindaca Virginia Raggi per mostrarle i servizi che offriamo. Non è mai venuta».
Sono arrivate invece le star dello spettacolo: qualche giorno fa «Chiamata alle Arti» ha portato sul palco trasteverino anche Paola Turci e Fiorella Mannoia e stasera la marcia in rosa prosegue con Tosca, Giovanna Famulari, Maria Chiara Augenti, Anna Mallamaci, Rita Ferraro e Fabia Salvucci con lo spettacolo «Donne come noi» di Giulia Minoli ed Emanuela Giordano. Sul palco Jasmine Trinca non è voluta mancare alla mobilitazione