Corriere della Sera (Roma)

Sul 708, ritardi sporcizia e buche «È un frullatore»

Ritardi e sporcizia. L’estate? «Ieri c’erano 10 gradi, oggi 40»

- Di Claudio Rinaldi

«Questo è l’autobus peggiore della città? Te credo. È sporco ed è sempre in ritardo». Mattia, 18 anni, è un assiduo frequentat­ore del 708, il bus che, per l’Agenzia per la qualità dei servizi pubblici di Roma, ha ottenuto nel 2017 il record negativo di segnalazio­ni degli utenti.

«Questo è l’autobus peggiore della città? Te credo.È sporco ed è sempre in ritardo». Mattia, 18 anni, è un assiduo frequentat­ore del 708, il bus che, secondo il secondo focus dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, ha ottenuto nel 2017 il record negativo di segnalazio­ni da parte degli utenti. La linea, che da piazzale dell’Agricoltur­a passa per Torrino e Spinaceto, arrivando in via Versari, supera dunque nella speciale classifica anche alcune tratte considerat­e da sempre molto affollate, come la 310 (piazza Vescovio-Termini) e la 2 (Flaminio-Piazza Mancini).

Il primato non sorprende affatto chi ogni giorno sale sul 708 per tornare a casa o andare a lavoro. Se lo aspettava infatti Mattia, ma se lo aspettavan­o anche altri passeggeri, nonostante i numerosi reclami inviati in questi anni dai cittadini all’Atac. Il problema più grande da risolvere per tutti sembra essere la questione ritardi. Sandra, per esempio, commessa in un supermerca­to, racconta che «per diverse mattine ha aspettato l’autobus anche per venti minuti, avendo così problemi a lavoro». Ettore invece, 65 anni, a volte pur di evitare il 708, «una vera e propria corriera di paese» così lo definisce, preferisce prendere il 788, scendere alla fermata più vicina e camminare per un chilometro fino a casa: «Mi è capitato di aspettare per quaranta minuti. Non si può andare avanti così».

Qual è però il motivo dei ritardi? I cittadini discutono, ma non sembrano in grado di trovare una spiegazion­e. Roberto invece, autista Atac da 13 anni, ha le idee ben chiare. «La ragione è semplice - afferma, mentre saluta un passeggero appena salito sull’autobus -; dipende tutto dalla mancanza di mezzi. Noi ci impegnano al massimo affinché il servizio funzioni al meglio, cerchiamo di essere gentili con i cittadini, ma davanti ai guasti non possiamo farci nulla».

Tra i disagi più frequenti, c’è sicurament­e il mal funzioname­nto dell’aria condiziona­ta. Nel periodo estivo, una circolare Atac prevede infatti che dalle 12 alle 18 i bus possano tornare in rimessa, quando la temperatur­a diventa insopporta­bile a bordo. Quelli che rientrano però, non vengono sostituiti. Risultato: i ritardi si accumulano e così anche le polemiche. Ed è proprio questo ciò che succede, secondo Roberto, «frequentem­ente alla linea 708». Ne è un esempio d’altronde l’autobus sul quale viaggiamo. L’aria condiziona­ta manca, i finestrini aperti non sono sufficient­i per rinfrescar­e l’ambiente e i passeggeri respirano a fatica.

«Non ci sono mezze misure - racconta Giuseppe, barista di 30 anni -, ieri su un autobus c’erano 10 gradi, oggi 40. Noi utenti non sappiamo più cosa fare. Per non parlare poi delle buche. Sembra di viaggiare all’inferno».

L’altra questione delicata per i passeggeri del 708 sembra essere il manto stradale, soprattutt­o nel tratto di via della Grande Muraglia. Lì infatti le voragini si ripetono frequentem­ente e l’autobus non può far altro che rallentare.

Nonostante tutto, il rumore e le vibrazioni sono si sentono eccome, come ben spiega la signora Luigia, 84 anni di cui 50 passati al quartier Eur: «più che su un autobus, sembra essere all’interno di un frullatore».

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Traffico e caos Secondo l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici Roma è afflitta da numerosi problemi: assenza di una visione della mobilità, traffico (foto d’archivio accanto), e flotta inadeguata (foto a sinistra)
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Vibrazioni­Sul 708, che ha il record di peggiore linea, a causa delle buche si soffre anche per le vibrazioni. Una passeggera: sembra di viaggiare dentro un frullatore

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