«Una sanzione iniqua»
Ho sempre stimato e apprezzato l’Arma, ma sabato 16, mentre viaggiavo sulla Cassia verso Roma, un’auto uscendo da una strada secondaria si è immessa all’improvviso nella mia carreggiata, non rispettando la precedenza. Per evitare la collisione, l’ho superata, scartando a sinistra e occupando per un brevissimo tratto la carreggiata opposta, dove non transitavano veicoli. Uno dei 2 Carabinieri di una pattuglia della Legione Toscana - Compagnia di Montalcino, mi ha fermato mentre l’altro, appoggiato al tetto dell’auto di servizio, redigeva un documento con un motociclista, forse fermato poco prima. Avrei voluto chiarire al militare che la mia manovra era stata determinata dall’altro veicolo e era solo volta a evitare un impatto rovinoso: non me l’ha consentito, mi ha imposto di non uscire dall’auto e ha aggiunto che avrei potuto mettere a verbale eventuali dichiarazioni; ha poi atteso che l’altro agente finisse col motociclista e poi, con lui, ha redatto il verbale, tra l’altro, risultante stilato dai 2 carabinieri presenti mentre solo uno avrebbe potuto farlo. Risultato: sospensione della patente (da uno a 3 mesi, non so ancora), di 10 punti patente e multa di € 163. Solo per aver evitato un incidente forse grave. Reputo iniqua e sproporzionata rispetto all’infrazione, quand’anche commessa, la sanzione. Ma soprattutto stigmatizzo il comportamento a dir poco irrispettoso del proprio e altrui ruolo di chi sarebbe deputato alla tutela dei cittadini. Patrizio Ferradinc