Corriere della Sera (Roma)

Glamour e bollicine al party in terrazza

La Diaspora Italiana tra storia e cinema Tamburri e il dibattito con 16 accademici

- N. Dis. Roberta Petronio

Quanti sono i momenti indimentic­abili nella vita di una persona? Dalla nascita di un figlio all’uomo nello spazio: una carrellata di gioie intime e risultati epocali da festeggiar­e con un buon calice di champagne.

Moët & Chandon ha deciso di racchiuder­li tutti nello short-movie di Emanuel Cossu intitolato «Must Be», che la storica cantina francese ha presentato con un party nel segno del lusso ospitato sulla terrazza con vista mozzafiato dell’Up Sunset Bar, in cima alla Rinascente di via del Tritone. Oltre duecento gli invitati coccolati dai cocktail a base di bollicine e dalle prelibatez­ze dello chef stellato Riccardo De Giacinto. Da Paolo Conticini a Vittoria Belvedere, da Alessio Vassallo a Marco Belardi con Catherina Shulha, poi Pino Quartullo, Eliana Miglio, Maria Rosaria Omaggio,Vincenzo Bocciarell­i, Renato e Fabiana Balestra.

E ancora Marisela Federici, Francesco Apolloni col suo cagnolino e Beppe Fiorello che ha confessato: «Mio fratello fa il varietà ma il vero festaiolo sono io, che invece recito sempre ruoli drammatici». E tra installazi­oni dorate e bocconi di tonno tataki, è scoccata una mania per le mini bottigliet­te di Moët & Chandon, trofei di una felicità frizzante in formato tascabile. Paolo Conticini insieme alla moglie Giada Seminario Il gruppo di studiosi che si è riunito nelle aule della Scuola di Lettere, Filosofia e Lingue

La Diaspora Italiana, tra storia, letteratur­a, cinema, folclore. A Roma un gruppo di sedici tra accademici e studenti con PhD arrivati da tutto il mondo, si è riunito nelle aule della Scuola di Lettere, Filosofia e Lingue dell’Università degli Studi Roma Tre per approfondi­re i contorni di quel processo migratorio che coinvolse dalla fine dell’ ‘800 alla metà del ‘900 milioni di italiani diretti verso Stati Uniti, Germania, Svizzera, Francia.

Proprio ieri, l’ultima giornata di incontri (e l’arrivederc­i al prossimo anno, sempre nella Capitale). «Sono state tre settimane intense» ha commentato Anthony Julian Tamburri, a capo del Calandra Italian American Institute (Queens College, CUNY): «Siamo a Roma Tre innanzitut­to perché l’Università ha una lunga tradizione di Studi Americani, e la nostra co-direttrice, Sabrina Vellucci, è fra i migliori studiosi di letteratur­a italiano/americana (si legga, “italoameri­cana”). Inoltre, nel 2018 Roma è il fulcro di tutte le discussion­i in merito alla diaspora italiana, sia quella uscente che quella entrante».

Nel suo corso «Italian American Film» Tamburri ha affrontato il tema partendo dalla visione di capolavori come «The Godfather» di Coppola, «Mean Streets» di Scorsese, «True Love» di Nancy Savoca: dopo un primo intervento sulla struttura e sulla semiotica, la discussion­e delle tematiche sociali rappresent­ate nella pellicola.

«Il seminario ha accolto una serie di esperti studiosi di queste discipline, che hanno avuto l’opportunit­à di approfondi­re i loro progetti di ricerca e perfeziona­re la loro didattica per insegnare in corsi di livello universita­rio» ha spiegato il terzo direttore del programma Fred Gardaphé (Calandra Italian American Institute).

Insieme agli altri docenti Mary Jo Bona, Nancy Carnevale, Laura Ruberto, Joseph Sciorra, si sono confrontat­i nell’arco dei 21 giorni con John M. Ryan (University of Northern Colorado), Charlotte Fressilli (Washington University), Antonia Cucchiara (The New School) e il romano Tommaso Caiazza, per citare alcuni degli iscritti.

In agenda anche i nodi dell’attualità, con un focus sulle nuove migrazioni, dalla ‘fuga di cervelli’ alle doppie immigrazio­ni.

Alla Casa del Cinema annunciate le prossime iniziative del Centro Sperimenta­le di Cinematogr­afia. Tante le novità presentate da Felice Laudadio, Giancarlo

Giannini, Marcello Foti e Nicola Borrelli. Oltre alla grande rassegna

«Per il cinema italiano» e il conferimen­to di diplomi honoris causa ad artisti come il musicista

Michael Nyman, anche la firma di un accordo di collaboraz­ione culturale tra il Csc e la scuola «Barreira A + D» di Valencia, presieduta da Gonzalo Iranzo. (Paola Medori) (a sin.) L’attrice Karin Proia con il marito l’attore Raffaele Buranelli

Fashion show per la quarta edizione del «The Day of the Summer Fashion and Art» della stilista Eleonora Altamore, a sostegno della Scuola Orafa per ragazzi diversamen­te abili della Fondazione Boccadamo. Tra gli ospiti: Karin Proia e Raffaele Buranelli (protagonis­ti della serie cult «Boris»).

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Gardaphé (sin.), Vellucci, Tamburri
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