Inzaghi alla terza stagione di fila è già nella top ten degli allenatori
Fra tredici giorni, ad Auronzo di Cadore, Simone Inzaghi inizierà il suo terzo ritiro consecutivo da allenatore della Lazio. Non sono stati tanti i tecnici che in passato hanno fatto lo stesso, limitando il discorso alle stagioni in serie A.
Appena 8: Jozsef Viola, Fulvio Bernardini, Umberto Mannocci, Tommaso Maestrelli, Dino Zoff, Zdenek Zeman, Sven Goran Eriksson e Delio Rossi. E Inzaghi tocchi ferro, perché di quell’elenco in quattro furono esonerati proprio durante la terza stagione: Viola, Bernardini, Mannocci e Zeman.
Il 42enne piacentino è già entrato anche in un’altra top ten, quella delle panchine in A. Calcolando ovviamente le ultime 7 del campionato 201516, in cui subentrò a Stefano Pioli, ne ha totalizzate 83 ed è al 9° posto in classifica fra gli allenatori biancocelesti. Lontanissimo il primo, Zoff, a quota 176.
Ma nel prossimo campionato Inzaghi può diventare quarto, dopo Delio Rossi, secondo con 152, e Mario Sperone, terzo a 128. Concludendo il campionato 2018-19 Simone arriverebbe a 121, scavalcando anche Eriksson che rimase in panchina per 115 incontri di campionato.
Lo svedese è l’unico che ha una media-punti superiore, in serie A, a quella di Inzaghi: e di pochissimo, appena 4 centesimi, 1,89 contro 1,85. Durante lo scorso campionato Simone era anche riuscito a superarlo, tornando però dietro per la brusca frenata nel finale: quei 2 punti in 3 partite che sono costati un posto in Champions alla Lazio. La stessa cosa successa l’anno prima, quando gli ultimi 3 incontri li perse tutti, venendo anche allora scavalcata al quarto posto (dall’Atalanta), ma in quel caso senza conseguenze, visto che quel piazzamento sarebbe valso comunque «solo» l’Europa League.
Per tornare davanti a Eriksson, Inzaghi dovrebbe chiudere con 76 punti: una quota che ha sempre garantito (ampiamente) almeno la quarta piazza. Mentre per restare secondo
Nel 2018-19
Inzaghi può arrivare a 121 presenze in A e salire al quarto posto scavalcando Eriksson
davanti a Maestrelli (dietro di lui con una media di 1,71 calcolandone per uniformità 3 punti a vittoria) gli basterebbe arrivare a 55.
Ma già il confronto con questi due mostri sacri, i soli a regalare uno scudetto alla Lazio, dovrebbe bastare per inorgoglire Simone.