Corriere della Sera (Roma)

Rulli e Ciavarella, due romane doc conquistan­o il tetto del mondo

- Valerio Vecchiarel­li

Sono campioness­e del mondo di uno sport che tutti almeno una volta hanno giocato sul campetto del quartiere o nel cortile dell’oratorio, perché la storia del basket 3 contro 3 è fatta di un pallone e un canestro, infiniti pomeriggi d’estate, di sfide senza limiti di tempo. Un canestro solo, mezzo campo e adesso che quel gioco codificato sui playground d’America sbarcherà all’Olimpiade di Tokyo nel 2020, le ragazze italiane sanno che la loro impresa sbocciata dal nulla a inizio estate si gonfia di aspettativ­e. Mai una squadra azzurra aveva vinto un Mondiale del canestro, Giulia Ciavarella (21 anni), Giulia Rulli (27), Rae Lin D’Alie (31) e Marcella Filippi (33) ci sono riuscite a Manila dominando le finali: sconfitti strada facendo gli Stati Uniti, piegate in finale le giganti russe, hanno alzato la coppa del mondo con la leggerezza di chi sa di aver costruito con le proprie mani un piccolo miracolo. Giulia Rulli e Giulia Ciavarella sono romane, cresciute nello splendido vivaio diffuso della Capitale, costrette a emigrare per giocare in serie A2 (Rulli a Costa Masnaga, Ciavarella a Campobasso) perché a Roma dopo le giovanili non esiste una squadra di livello. Per entrambe la chiamata nella nazionale del 3x3 è arrivata a sorpresa, avevano disputato qualche torneo estivo per divertimen­to, guadagnato qualche punto nel ranking e suscitato l’interesse di Angela Adamoli, il commissari­o tecnico azzurro, la vera anima del successo. Ciavarella è di Fonte Laurentina, si è diplomata al liceo linguistic­o «Giuseppe Peano» e al basket è arrivata per caso perché mentre si stava iscrivendo al secondo anno di calcio a Vallerano il maestro le disse di provare con un pallone a spicchi. Provò e fu amore al primo tiro. Rulli è di Cinecittà, maturità classica al liceo Augusto, una laurea in scienze e tecniche psicologic­he nel cassetto e una specialist­ica in corso alla Bicocca di Milano. Per entrambe lo studio è più importante di un tiro da 3, di basket femminile non si vive e Giulia Ciavarella prima di accordarsi con Campobasso ha preteso un triennale perché in Molise c’è una filiale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e quella è la durata del suo corso di laurea in fisioterap­ia. La scorsa settimana ad Andorra l’Italia ha dominato il girone di qualificaz­ione per l’Europeo e così dal 14 al 16 settembre a Bucarest andrà a caccia di un’altra impresa. Giulia Ciavarella che si è sciolta dall’emozione quando a lei, campioness­a del mondo, è arrivata la convocazio­ne: «Mi sembra tutto un regalo». Più sicura di sé Rulli che sogna di giocare all’Olimpiade: «Sarà durissima, ma quello è il traguardo che sogna ogni atleta».

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A canestro Giulia Rulli, 21 anni, in azione a Manila
 ??  ?? Star Rulli, prima a sinistra, e Ciavarella, ultima a destra
Star Rulli, prima a sinistra, e Ciavarella, ultima a destra

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