Corriere della Sera (Roma)

DEGRADO E SLOGAN (INUTILI)

- Di Paolo Conti

«Abbiamo 3 milioni di occhi che potenzialm­ente possono dirci cosa accade in città», ha proclamato la sindaca Virginia Raggi. Gli slogan a effetto funzionano se, dietro le parole, c’è una sostanza. Ovvero un progetto, una risposta alle promesse, un’idea amministra­tiva. Giorni fa abbiamo denunciato su queste pagine lo sfregio al Gianicolo, con l’approdo di tre camion bar mai visti prima. E la scomparsa misteriosa, da alcuni mesi, di una metà della cancellata ottocentes­ca di ingresso alla Passeggiat­a del Gianicolo, di fronte al Fontanone dell’Acqua Paola. Tutto questo avviene sotto migliaia di occhi ogni giorno, inclusi quelli di tanti turisti stupiti. Ebbene: le tre rivendite ambulanti sono ancora lì. E nessun esponente del non esiguo organico della Sovrintend­enza Capitolina ha avuto un sobbalzo («Poffarbacc­o! ma davvero è sparita?») sufficient­e per far sapere non tanto al Corriere della Sera quanto ai cittadini romani che fine abbia fatto la cancellata. È in restauro o è stata segata e immessa sul ben noto mercato clandestin­o dei metalli che a Roma prospera magnificam­ente? C’è da compatirli: parliamo degli stessi uffici che, per mesi, non si accorsero della collocazio­ne abusiva della gigantesca scultura contempora­nea «Omaggio a Mondrian» all’inizio del 2014. Nulla di cui stupirsi, insomma: è il perenne sonno della burocrazia romana. Lo stesso che calerà sui tre milioni di occhi, visto che segnalare non serve a niente.

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