Balduina, caos voragine senza fine
Traffico, la paralisi del quadrante durerà ancora per quattro mesi. Acea: serve un intervento radicale e definitivo Nuovi problemi nel sottosuolo, altri lavori in via Damiano Chiesa. Camilluccia, cede l’asfalto
Ancora caos voragine alla Balduina. In via Damiano Chiesa - la strada «strategica» di collegamento con Pineta Sacchetti -, chiusa due mesi fa per una voragine e poi riaperta in un solo senso di marcia, si dovrà ripartire daccapo: «C’è un ammaloramento del sistema, serve un intervento radicale e definitivo», dice Acea. Cittadini imbufaliti: per altri quattro mesi il traffico sarà paralizzato nell’intero quadrante. Ieri in via della Camilluccia l’asfalto ha ceduto di nuovo
Il cartello all’ingresso da via De Carolis, lato Balduina, fa ancora impressione nonostante da due mesi sia lì e, probabilmente, lì resterà per altri quattro, fino all’autunno: «Attenzione, via Damiano Chiesa chiusa per voragine», ovvero quella che lo scorso 14 maggio sbranò l’asfalto lasciando semi praticabile la via «strategica» che - sfumando lungo la boscaglia di Monte Mario prima in viale di Valle Aurelia e poi in via Vittorio Montiglio - collega la Balduina a Pineta Sacchetti: sbuca a cento metri dall’entrata principale del Policlinico Gemelli.
Il Campidoglio chiuse la strada per rimettere a posto la situazione, stessa disposizione d’emergenza ieri a via della Camilluccia - altezza Colli della Farnesina - dove l’asfalto si è aperto di nuovo. Adesso in via Damiano Chiesa la voragine non c’è più e l’asfalto è un velluto, ma la strada si può percorrere in un solo senso da Pineta Sacchetti alla Balduina - con gravi disagi per tutti i cittadini della zona. Soprattutto quelli che si muovo in direzione Primavalle, eroi metropolitani costretti a spararsi almeno un’ora di traffico tra via Trionfale e la Camilluccia per arrivare alla meta. Lo stesso percorso sistematicamente ingolfato di macchine che, in teoria, dovrebbe compiere un’ambulanza che ha recuperato un paziente in via De Carolis se vuole portarlo al Gemelli. E che, in pratica, non fa più per ovvi motivi dirottando la corsa al Santo Spirito o al San Filippo Neri.
Così i cittadini (imbufaliti) hanno mobilitato la politica. «Ci chiediamo cosa stia succedendo - la nota di FdI -: cosa impedisce la riapertura totale?». Insieme al Simu, Acea si occupa dei lavori in un’area, quella di Monte Mario, che ha un sottosuolo assai complicato da gestire. L’azienda capitolina spiega che, per via Damiano Chiesa, i lavori vanno avanti a 9 metri di profondità e hanno portato alla riparazione di 20 metri di tubi - cioè un tratto di 300 metri in superficie -; e che il manto stradale intanto è stato rifatto «con richiesta del Campidoglio»
per consentire la riapertura della strada, ma «più avanti toccherà rompere tutto per ultimare gli interventi». Si va per le lunghe, insomma.
Questo perché nel Tavolo che si tiene settimanalmente tra Acea, il Simu e il Municipio XIV ha deciso «all’unanimità, un intervento radicale e definitivo», dice la multiutility prima di spiegare come si è arrivati alla decisione. «Uno smottamento ha rotto una fognatura non segnalata, un danno grave che ci ha fatto scoprire un forte ammaloramento dell’intero sistema». Al momento, Acea ha un piano di 45 giorni lavorativi, anche se «non c’è certezza su cosa incontreremo nel sottosuolo». Ma per il ritorno alla normalità toccherà prima assegnare appalti per un valore di circa 800 mila euro e poi scavare. «120 giorni? Plausibile. L’importante è garantire la sicurezza», chiude Acea.
I fondi Verranno banditi appalti per 800 mila euro per rifare i tubi sotto Monte Mario
Acea «Serve un intervento radicale e definitivo»