Ama, lo sciopero è stato rinviato: il ministero sblocca le assunzioni
Dall’Economia via libera a 350 contratti. E la Regione dichiara guerra alla plastica
Lo sciopero dei lavoratori di Ama è differito, niente più fermo della raccolta rifiuti il 14 luglio. E mentre continua la polemica tra Comune e Regione sull’individuazione di una discarica di servizio per Roma, il governatore del Lazio Zingaretti mette in campo cinque azioni contro l’eccesso e per il riuso e riutilizzo della plastica.
«L’assessora Pinuccia Montanari ha prodotto il verbale del Mef che dà il via libera alla modifica della delibera 58, necessaria per sbloccare le assunzioni e per superare il problema del lavoro domenicale», hanno riferito i sindacati Fp Cgil, Cisl Fit, UilTrasporti e Fiadel di Roma e del Lazio al termine dell’incontro di ieri con Ama e il Campidoglio.
Con questo verbale è stato sciolto il primo nodo, quello del ministero dell’Economia, legato al piano di rientro dal debito con lo Stato: ora la decisione di assumere dipenderà solamente dal Campidoglio. Ci sono in ballo circa 350 assunzioni in due anni, per sostituire chi andrà in pensione in Ama: ma i nuovi lavoratori avranno l’obbligo del turno di domenica, al momento volontario.
Intanto continua il battibecco tra Comune e Regione sulla discarica. «Se il Lazio non ha impianti a sufficienza deve fare come tutti, chiedere alle Regioni limitrofe di smaltire lì. —ha attaccato ieri la sindaca Virginia Raggi — Solo qui sembra che si debba fare politica sui rifiuti. Siamo comunque pronti a collaborare con il governatore per il nuovo piano rifiuti». Immediata la risposta da via Cristoforo Colombo: «Raggi è un disco rotto. La verità, come tutti sanno, è che non si riesce a chiudere il piano regionale perché il Comune di Roma e la Città metropolitana non forniscono le aree idonee per la localizzazione degli impianti». Infatti la discarica andrebbe individuata nel territorio del Comune o, come nel caso di Roma, in quello della Città metropolitana, ma l’assessora a Montanari ha più volte ribadito che di siti idonei non ce ne sono.
E un’altra nota dolente è quella del Tmb Salario. Dopo il sopralluogo dell’altro giorno Giovanni Caudo, neopresidente del III Municipio, ha rilevato: «L’impianto è utilizzato ai limiti della sostenibilità consentita. La chiusura indicata nel 2019 è poco credibile». Ma l’ad di Ama Lorenzo Bagnacani taglia corto: «L’emergenza rifiuti è un problema esasperato dalla stampa. Noi stiamo utilizzando al meglio i nostri impianti e abbiamo rinnovato alcuni contratti che coprono fino a fine anno. Le difficoltà che vive l’azienda vengono dalla mancata programmazione del passato». A proposito di novità Ama ha varato il progetto «Ama’s got talent» per formare nuovi dirigenti, 15 dei quali saranno destinati ai vertici di Ama di Municipio, secondo il piano di decentramento della gestione della raccolta rifiuti.
Sul fronte ambientale un tassello importante è stato presentato ieri dal presidente Nicola Zingaretti: con una delibera di giunta la Regione si impegna con cinque azioni virtuose per contrastare l’invasione della plastica. La prima riguarda l’accordo tra Corepla e Arpa con i pescatori per il recupero degli oggetti in mare, la seconda accordi entro il 2018 tra ospedali e fornitori di materiale e pasti per la riduzione del packaging. Poi a inizio 2019 sarà indetto il premio «Comune plastic free» da assegnare alle amministrazioni che nel Lazio si mostreranno più virtuose con la percentuale di riciclo e riuso. La quarta azione è volta alle agevolazioni per le imprese «riciclone» e infine ci sarà l'introduzione del green manager, un dirigente che nelle aziende dovrà far valere le norme per la riduzione dei rifiuti.
Il piano «verde»
La lotta contro la plastica prevede, fra l’altro, la riduzione del packaging
Lo scontro
Raggi: «Il Lazio chieda ai vicini di smaltire lì». Via Colombo: «Sembra un disco rotto»