Duetto Fiorello-Reggiani Ricordando «Karaoke»
Quintavalle, Cammarelle, Rulli: arrivano tre olimpionici per la notte dei Millennials
Spettacolo e risate al «Due Ponti Sporting Club». Con il suo immancabile sarcasmo Francesca Reggiani, autrice, attrice e comica, ha presentato l’altra sera introdotta dal giornalista Marino Collacciani, «Sono italiana ma voglio smettere» (Edizioni Ultra).
Nel libro, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, ripercorre, attraverso brani dei suoi monologhi teatrali, pregi e difetti degli italiani, con interventi dei personaggi più famosi da lei imitati. Cita anche tanti politici da Romano Prodi a Silvio Berlusconi, da Matteo Renzi a Maria Elena Boschi, fino alla sindaca di Roma Virginia Raggi. E in un attimo, tra ironiche riflessioni e incursioni parodistiche, Francesca è Sabrina Ferilli, Patty Pravo, poi Maria De Filippi, Daniela Santanchè e Donatella Versace. Mentre il numeroso pubblico presente non la smette di ridere va in scena un vero e proprio «One Women Show», a partire dall’incontro causale al circolo con Rosario Fiorello che aveva appena finito di giocare a tennis. I due artisti hanno scambiato qualche battuta, ricordando la partecipazione di Francesca al programma televisivo «Karaoke», da lui condotto con successo in giro nelle piazze italiane, e hanno scherzato sull’iconico codino portato allora dal frizzante Fiorello. Incontro Durante la presentazione del libro di Francesca Reggiani è arrivato anche Rosario Fiorello Da sinistra: Lucrezia Bisignani, Giulia Quintavalle, Roberto Cammarelle e Giulia Rulli, Paolo Genovese
La lunga notte del Myllenium Award sceglie Villa Medici per la quarta edizione dell’evento dedicato ai Millennials, ideato dall’imprenditore Paolo Barletta, alla ricerca dei talenti di una generazione: «Anche grazie all’opportunità di networking offerta dal premio, molti dei vincitori hanno avuto un forte sviluppo dei loro progetti, affermandosi nel mondo del lavoro» ha dichiarato. Nel palmares 2018, anche Francesco d’Ascenzo per il miglior cortometraggio e Ruggero Lanzafame con «Quasi come te», brano musicale dedicato alla sua generazione. Ieri sotto il cielo di Roma, nel parco dell’Accademia di Francia, erano fra i 31 premiati (e applauditi) dopo che Mihail, altra rivelazione (musica pop), ha aperto l’evento con la hit «Who you are». C’è spazio anche per un dibattito sullo sport come antidoto al bullismo, prima del dinner in terrazza, con la partecipazione dei campioni olimpici Giulia Quintavalle (judo) e Roberto Cammarelle (pugile), Giulia Rulli (cestista) e Giovanni Malagò. E nel parterre spunta il regista Paolo Genovese. Pensando alla futura classe dirigente, il laboratorio permanente «My» tiene d’occhio i settori saggistica, giornalismo, cinema, architettura, musica e startup. E i due conduttori della cerimonia sono scelti con altrettanta cura: con Riccardo Luna c’è Lucrezia Bisignani, lei stessa startupper (ha creato la app «Sema Land» per insegnare ai bambini africani a leggere e scrivere).
Giuliana De Sio, l’attrice Mariam Al Ferjani, il regista Antonio Falduto, Ludovica Lirosi, Gianfranco Jannuzzo e il direttore artistico Antonio Flamini: sono alcuni dei protagonisti del RomAfrica Film Festival (Raff) che ha riempito le sale di WeGil e della Casa del Cinema. Un festival, tanti film e cortometraggi per raccontare storie di migranti, di diritti violati, di rinascita. Tema della quarta manifestazione: l’«Energia pura». Ed ecco che gli appuntamenti non potevano che aprirsi nel ricordo di Nelson Mandela. Attrice Mariam Al Ferjani tra i protagonisti Cantautore Luca Barbarossa passeggia in abiti casual
La valigia di Luca Barbarossa? È un po’ la sua casa viaggiante. L’altro pomeriggio, al Castel Romano Outlet, il cantautore ha incontrato i clienti del mall, prima di riprendere la tournée «Roma è de tutti», raccontando vita e passioni: «Il tennis, la lettura e il block notes...le canzoni si scrivono su carta».