Condoni, via all’autocertificazione
Con la nuova procedura subito smaltiti 25 mila fascicoli. Controlli sulle false attestazioni L’assessore Montuori: pronta la riforma dell’ufficio, ora paralizzato da 180 mila pratiche
La veranda irregolare, la finestra che non risulta sulle planimetrie, il bagno un po’ più ampio rispetto a quando dichiarato sulle carte, il garage da regolarizzare: sono 25 mila i piccoli abusi che, grazie al meccanismo dell’autocertificazione, saranno sanati nel giro di 90 giorni. Lo annuncia l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori, avvertendo tuttavia che ci saranno controlli e che le dichiarazioni fasulle verranno segnalate alle autorità competenti. Già a settembre, con la prima consistente tranche, partirà il piano di digitalizzazione dell’Ufficio condono.
La veranda irregolare, la finestra che non risulta sulle planimetrie, il bagno che è un poco più ampio rispetto a quando dichiarato sulle carte o il garage da mettere (finalmente) a norma: sono 25 mila i piccoli abusi che, grazie al meccanismo dell’autocertificazione, saranno sanati a stretto giro di posta. Già a settembre partirà, con la prima consistente tranche, il piano di digitalizzazione dell’Ufficio condono, finora una sorta di star-gate nel quale si sa quando si presenta domanda di sanatoria ma non si sa quando la risposta potrà arrivare.
Lo dicono i numeri: in 33 anni al Comune di Roma sono arrivate in tutto 599.793 richieste di condono edilizio, record italiano assoluto originato dai tre condoni nazionali - legge 74/1985, la 724/1994 e la 326/2003 -, e attualmente ne restano oltre 180 mila in sospeso, una montagna di faldoni che, continuando a lavorare ai ritmi 5 mila all’anno, l’Ufficio condoni riuscirebbe a smaltire non prima del 2056, cioè tra 38 anni. Il ritmo, però, sembra destinato a cambiare, almeno stando alla volontà della task force che vede il Dipartimento urbanistica a pianificare la semplificazione dei condoni coi tecnici di Risorse per Roma.
Alla prima sforbiciata di 25 mila pratiche «facili», ovvero relative a piccoli abusi edilizi, a settembre si aggiungerà il varo del Sit - sistema informativo territoriale -, una nuova piattaforma online che conterrà tutte le informazioni in progress del piano regolatore a livello urbanistico, di edilizia e di vincoli, e che sarà consultabile dai cittadini, da tecnici e funzionari comunali e dai professionisti dell’area urbanistica, questi ultimi ordini di architetti e geometri in primis - impegnati da tempo a chiedere al Comune un passo deciso verso la semplificazione di un sistema storicamente ingarbugliato. Con l’introduzione del Sit, per esempio, sarà possibile per i cittadini (o da chi per loro) consultare i documenti online evitando di recarsi fisicamente all’ufficio competente, ad oggi un calvario fatto di carte bollate e attese interminabili.
Sanatoria Istituita una task force per accelerare i lavori
L’altro elemento di cambiamento riguarda la riorganizzazione degli archivi in via di Decima. L’impresa non è facile, infatti non esiste ancora una scadenza precisa. Ma l’obiettivo è far passare un lasso di tempo che non superi i trenta giorni tra domanda e presa visione dei fascicoli richiesti. In sostanza tutto più semplice, più veloce e più tracciabile, insomma.
Resta, però, ancora da capire in che modo l’Ufficio condoni riuscirà a smaltire gli abusi più grossi e impegnativi. Eliminate del 25 mila domande di sanatoria attraverso l’autocertificazione - e ovviamente calendarizzati i controlli degli addetti comunali -, ne resteranno da evadere ancora circa 165 mila, molte delle quali relative a questioni complesse che vedono accavallarsi enti e competenze di vario genere. Per quelle ci sarà da aspettare ancora.