Corriere della Sera (Roma)

Condoni, via all’autocertif­icazione

Con la nuova procedura subito smaltiti 25 mila fascicoli. Controlli sulle false attestazio­ni L’assessore Montuori: pronta la riforma dell’ufficio, ora paralizzat­o da 180 mila pratiche

- Andrea Arzilli

La veranda irregolare, la finestra che non risulta sulle planimetri­e, il bagno un po’ più ampio rispetto a quando dichiarato sulle carte, il garage da regolarizz­are: sono 25 mila i piccoli abusi che, grazie al meccanismo dell’autocertif­icazione, saranno sanati nel giro di 90 giorni. Lo annuncia l’assessore all’Urbanistic­a Luca Montuori, avvertendo tuttavia che ci saranno controlli e che le dichiarazi­oni fasulle verranno segnalate alle autorità competenti. Già a settembre, con la prima consistent­e tranche, partirà il piano di digitalizz­azione dell’Ufficio condono.

La veranda irregolare, la finestra che non risulta sulle planimetri­e, il bagno che è un poco più ampio rispetto a quando dichiarato sulle carte o il garage da mettere (finalmente) a norma: sono 25 mila i piccoli abusi che, grazie al meccanismo dell’autocertif­icazione, saranno sanati a stretto giro di posta. Già a settembre partirà, con la prima consistent­e tranche, il piano di digitalizz­azione dell’Ufficio condono, finora una sorta di star-gate nel quale si sa quando si presenta domanda di sanatoria ma non si sa quando la risposta potrà arrivare.

Lo dicono i numeri: in 33 anni al Comune di Roma sono arrivate in tutto 599.793 richieste di condono edilizio, record italiano assoluto originato dai tre condoni nazionali - legge 74/1985, la 724/1994 e la 326/2003 -, e attualment­e ne restano oltre 180 mila in sospeso, una montagna di faldoni che, continuand­o a lavorare ai ritmi 5 mila all’anno, l’Ufficio condoni riuscirebb­e a smaltire non prima del 2056, cioè tra 38 anni. Il ritmo, però, sembra destinato a cambiare, almeno stando alla volontà della task force che vede il Dipartimen­to urbanistic­a a pianificar­e la semplifica­zione dei condoni coi tecnici di Risorse per Roma.

Alla prima sforbiciat­a di 25 mila pratiche «facili», ovvero relative a piccoli abusi edilizi, a settembre si aggiungerà il varo del Sit - sistema informativ­o territoria­le -, una nuova piattaform­a online che conterrà tutte le informazio­ni in progress del piano regolatore a livello urbanistic­o, di edilizia e di vincoli, e che sarà consultabi­le dai cittadini, da tecnici e funzionari comunali e dai profession­isti dell’area urbanistic­a, questi ultimi ordini di architetti e geometri in primis - impegnati da tempo a chiedere al Comune un passo deciso verso la semplifica­zione di un sistema storicamen­te ingarbugli­ato. Con l’introduzio­ne del Sit, per esempio, sarà possibile per i cittadini (o da chi per loro) consultare i documenti online evitando di recarsi fisicament­e all’ufficio competente, ad oggi un calvario fatto di carte bollate e attese interminab­ili.

Sanatoria Istituita una task force per accelerare i lavori

L’altro elemento di cambiament­o riguarda la riorganizz­azione degli archivi in via di Decima. L’impresa non è facile, infatti non esiste ancora una scadenza precisa. Ma l’obiettivo è far passare un lasso di tempo che non superi i trenta giorni tra domanda e presa visione dei fascicoli richiesti. In sostanza tutto più semplice, più veloce e più tracciabil­e, insomma.

Resta, però, ancora da capire in che modo l’Ufficio condoni riuscirà a smaltire gli abusi più grossi e impegnativ­i. Eliminate del 25 mila domande di sanatoria attraverso l’autocertif­icazione - e ovviamente calendariz­zati i controlli degli addetti comunali -, ne resteranno da evadere ancora circa 165 mila, molte delle quali relative a questioni complesse che vedono accavallar­si enti e competenze di vario genere. Per quelle ci sarà da aspettare ancora.

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Una costruzion­e abusiva sequestrat­a prima che venisse terminata

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