Laghi del Lazio inquinati dalle fogne
Dati choc di Legambiente: inquinati dagli scarichi delle fogne
Dati choc di Legambiente: i laghi del Lazio sono inquinati dai sistemi fognari. In particolare preoccupa la situazione dei bacini di Bracciano, Bolsena, Albano e Fondi. Pochi monitoraggi per quel che riguarda il lago di Paola, a Sabaudia, nonostante ci sia anche il pericolo delle microplastiche.
Non sono patenti di balneabilità, né giudizi, ma rilievi ambientali sul monitoraggio microbiologico quelli usciti dal rapporto di Legambiente sui laghi del Lazio.
Dodici punti risultano inquinati o fortemente inquinati su ventidue prelievi nei laghi di Bolsena, Bracciano, Vico, Canterno, Albano, Paola, Fondi e Fogliano. Cinque punti critici nel lago di Bolsena su sei prelievi; quattro nei laghi pontini di Paola, Fogliano e Fondi sempre su sei prelievi. E poi tre a Bracciano su quattro prelievi. Su quest’ultimo e sul lago di Paola a Sabaudia inoltre i tecnici di Legambiente insieme a quelli di Enea hanno svolto i monitoraggi delle microplastiche in acqua, i cui risultati verranno presentati in autunno, dopo le analisi.
«Segnaliamo che nei laghi entrano troppi scarichi fognari non depurati che ne mettono a rischio la salute», le parole del presidente di Legambiente Roberto Scacchi, che ricorda come per le indicazioni di balneabilità la competenza sia dell’Arpa, l’agenzia regionale di protezione ambientale. Ma i punti scelti dall’associazione del cigno verde per i rilievi sono differenti da quelli campionati dall’Arpa.
«Fogne non depurate nel lago di Bolsena, pochi monitoraggi degli scarichi nel lago di Paola a Sabaudia. Le amministrazioni comunali devono intervenire dove continuiamo a segnalare risultati pessimi», attacca Scacchi.
In particolare nel lago di Bolsena è risultata fortemente inquinata la foce del torrente nei pressi del parco giochi a Montefiascone (come peraltro da oltre un decennio Goletta dei laghi segnala), così come l’acqua del lago della spiaggia in fondo a via Cava a Marta. Anche i due punti campionati a San Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro - il fosso Ponticello e il canale della località Prati Renari - risultano fortemente avvelenati. Se il primo è così già dal 2015, il secondo punto di rilevamento vede un peggioramento rispetto all’anno scorso. Migliorato invece rispetto al 2016 il punto di foce del Fosso Cannello (o fosso Rigo) a Gradoli.
Nel lago di Fogliano tra Latina e Sabaudia il punto di campionatura sul canale sulla Litoranea 626 è risultato fortemente inquinato, pur trovandosi all’interno del parco nazionale del Circeo. Sul lago
di Paola a Sabaudia è risultato entro i limiti il monitoraggio nei pressi della strada di Selva Piana, ma il canale su via Orsolini Cencelli è risultato for- temente inquinato.
Per Bracciano Legambiente, pur plaudendo al risultato del blocco delle captazioni da parte di Acea imposto dal Tribunale delle acque, segnala «l’ingente sversamento di reflui rintracciato dai nostri tecnici». Nello specifico sono fortemente inquinati la foce del fosso della Lobbra e il fossi di Grotta Renara. Anche il canale tra via della Rena e San Pietro a Trevignano «è doppiamente fuori dai limiti».
L’accusa
«Pochi monitoraggi» per il lago di Paola a Sabaudia, a ridosso della spiaggia dei vip
Prelievi Dodici zone sulle ventidue prese in esame risultano con valori fuori norma