Corriere della Sera (Roma)

Tagliati i posti per i malati più gravi, ricorso del Santa Lucia contro la Regione

- Di Alessandra Arachi

La Fondazione Santa Lucia ha presentato un ricorso chiedendo la sospensiva del decreto del presidente della Regione Nicola Zingaretti del 4 luglio scorso. Il decreto riduce di ben due terzi i 325 posti di alta specializz­azione della struttura ma - come ha dichiarato l’assessore alla Sa- nità Alessio D’Amato - «non lo facciamo per risparmiar­e».

Il Santa Lucia è un istituto di eccellenza, punto di riferiment­o di tutto il centro-sud dove si fa neuroriabi­litazione per i pazienti post ictus, post coma, insomma i casi più disperati della sanità.

La Regione sembra voglia svuotare il Santa Lucia di questa sua alta specialità, come dimostrano i vari decreti fatti a dispetto di sentenze amministra­tive definitive.

Sono anni che va avanti il contenzios­o tra la Regione e il Santa Lucia. Ricostruir­e l’intera storia di questa battaglia è come vagare in un labirinto al buio. Ma forse per avere un quadro della situazione basta ricordare cosa è successo negli ultimi due anni. Era il 6 aprile 2016 quando il commissari­o ad acta Giovanni Leonardi concedeva al Santa Lucia l’accreditam­ento definitivo per conto del Consiglio di Stato, lasciando tutti i posti letto della struttura intatti. Questo accreditam­ento definitivo è stato pubblicato nel bollettino ufficiale l’anno successivo, nel 2017. Eppure nel frattempo la Regione aveva già pubblicato un decreto per dimezzare la struttura, senza curarsi dell’accreditam­ento definitivo di Palazzo Spada e del suo stesso bollettino ufficiale delle leggi.

I numeri sono noiosi, si sa, ma sono precisi: quel decreto era il numero 337 del 2016 . Su questo il Tar si esprimerà a dicembre 2018 . Nel frattempo però la Regione ha fatto un altro decreto - quello oggetto dell’attuale senza aspettare la decisione del Tar e, anzi, lasciando al Santa Lucia tempo fino al 2 ottobre per «riconverti­rsi» in una struttura simile ad una casa di cura.

La burocrazia è più noiosa dei numeri e, soprattutt­o, non si occupa di chi soffre, ed è difficile capire perché tra i criteri tecnici della Regione per chi soffre ci siano anche paletti insormonta­bili di ingresso alla neuroriabi­litazione. Secondo questi paletti avrebbero accesso alla riabilitaz­ione specialist­ica soltanto quelli che non possono fisicament­e essere riabilitat­i mai più, un paradosso.

Nicola Zingaretti sembrava avere molto a cuore il Santa Lucia. Il 4 ottobre 2017 è intervenut­o alle celebrazio­ni dei 25 anni dell’Irccs Santa Lucia. Nel suo intervento ha promesso un rilancio della struttura dicendo: «Se si impoverisc­e il Santa Lucia siamo tutti più poveri».

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Al Santa Lucia la «tecnoroom» per la riabilitaz­ione neurologic­a

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