Spiaggia Tevere, s’indaga sul patto
Accordo con i rom, indagine dei vigili per capire se ci sono stati patti. L’ira di Raggi: «È una fake news»
Presunto accordo rom e Comune sulla spiaggia Tiberis: i vigili urbani indagano per verificare un possibile «pressing» del rom Zorro, non nuovo a metodi estorsivi. Dal Comune anche la Raggi smentisce il «patto».
Un presunto accordo tra i rom e alcuni dirigenti comunali per aprire senza problemi la spiaggia sul Tevere: un caso su cui ora indaga la polizia locale.
L’episodio lo ha raccontato un articolo del Messaggero (corredato da un audio) in cui si descrive un ipotetico patto tra il Comune e il locale «reuccio» dei nomadi, chiamato Zorro, per evitare che l’area appena trasformata in Tiberis, sotto ponte Marconi, venga occupata abusivamente. Una possibilità smentita con forza dal Campidoglio, a cominciare dalla sindaca. «Questa amministrazione - ha sottolineato Virginia Raggi - non fa accordi con i rom: se qualcuno ha parlato lo ha fatto a nome proprio. Questa persona è stata sentita anche dalla polizia locale e ha negato di aver mai fatto quelle dichiarazioni».
Una «battuta», così infatti si è difesa Simonetta De Ambris, architetta, una delle responsabili del progetto spiaggia citata nell’articolo, che è stata sentita ieri dai vigili urbani. A verbale c’è ora il suo diniego a quel possibile accordo con i rom, frutto di uno «scherzo», ha detto. La polizia locale però ha comunque aperto un’indagine: è il modus operandi di Zorro a spingere per verificare se ci sia stato un possibile condizionamento, un pressing di tipo estorsivo nell’approccio, magari isolato, nei confronti di qualche ignaro impiegato.
Il rom infatti è recidivo sotto questo punto di vista: nel 2013 è stato denunciato proprio dai vigili perché «gestiva» abusivamente un parcheggio in via vicolo Favini. Sempre millantando contatti e potere che non aveva, un modo per accreditarsi presso istituzioni o personaggi e certificare la propria predominanza nel quartiere.
L’area della Magliana dove è stata realizzata la spiaggia sul Tevere infatti è costellata da accampamenti abusivi sulle sponde del fiume, zone suddivise con precisione dai capi nomadi, ognuno con il suo micro-regno. I vigili hanno già ascoltato - oltre ai dirigenti comunali - diversi nuclei di rom della zona, Zorro (all’anagrafe C.Z.) sarà interrogato a breve. «Questi signori si sono avvicinati durante i lavori diverse settimana fa, offrendo collaborazione, noi ovviamente li abbiamo gentilmente accompagnati alla porta ha spiegato il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti -. Per il resto si accerterà ogni dettaglio». Anche l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari è intervenuta sul caso e ha parlato di «fake news»: «Non c’è stato alcun contatto per garantire la sicurezza della struttura comunale a ponte Marconi».
Il direttore «I nomadi hanno offerto collaborazione durante i lavori, ma noi li abbiamo accompagnati alla porta»